Oggi Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea, e Othmar Karas, Vicepresidente del Parlamento europeo, hanno dato il via a una nuova generazione di centri Europe Direct. La nuova rete consentirà ai cittadini di ottenere più facilmente informazioni pratiche e consigli sull’esercizio dei loro diritti nell’Unione europea. Attualmente i 500 milioni di cittadini dell’Unione europea hanno a disposizione 500 centri in tutta Europa. La Croazia si unirà alla rete nel corso del 2013. L’annuncio viene fatto in occasione della riunione generale annuale dei responsabili dei centri, che si incontrano a Bruxelles.

“I centri di informazione Europe Direct rappresentano il volto pubblico, gli occhi, le orecchie e la bocca dell’UE e sono in prima linea nel promuovere i diritti dei cittadini sul campo", ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. “Le cifre sono impressionanti: solo l’anno scorso i centri hanno ricevuto oltre un milione di richieste. Per questo oggi ampliamo la rete, per far sì che i centri possano continuare a fare la loro parte rispondendo alle domande dei cittadini e incentivando il dibattito europeo a livello locale."

I nuovi centri, selezionati dalla Commissione europea sulla base di un bando di concorso, ottengono l’incarico per un periodo di cinque anni, sono cofinanziati dalla Commissione e possono utilizzare la denominazione di “Centro di informazione Europe Direct”. La maggior parte dei centri è gestita da enti locali, associazioni o camere di commercio.

Dal 2005, anno di creazione della prima generazione dei centri, i cittadini hanno fatto ricorso ai loro servizi in misura sempre maggiore. Solo negli ultimi quattro anni i centri hanno ricevuto ben 3,3 milioni di richieste personali, hanno organizzato oltre 41 000 eventi e hanno risposto a più di un milione di email.

La rete Europe Direct svolge un ruolo cruciale nel fornire un collegamento diretto agli europei nel loro paese, rivolgendosi ai cittadini in modo pertinente e comprensibile. L’annuncio di oggi si inserisce anche nel contesto del 2013 - Anno europeo dei cittadini, un anno dedicato ai cittadini europei e ai loro diritti. Nell’ambito delle attività di divulgazione previste per quest’anno la Vicepresidente Reding e gli altri Commissari prenderanno parte, insieme a politici nazionali e locali, a dibattiti con i cittadini in tutta Europa per ascoltarli e rispondere alle loro domande.


Contesto

La rete di informazione Europe Direct è stata inaugurata nel 2005. I centri disseminati negli Stati membri sono uno dei mezzi con i quali la Commissione europea raggiunge il grande pubblico a livello locale, fornendo servizi gratuiti.

I centri sono cofinanziati e ricevono fino a 25 000 EUR all’anno dalla Commissione europea per lo svolgimento delle loro attività di informazione. Il bilancio totale dell’UE per tutti i centri resta invariato: un massimo di 11,4 milioni di EUR all’anno.

Rientrano nell’iniziativa “Europe Direct” quattro servizi diversi, tutti rivolti ai cittadini e tutti egualmente gratuiti:

  • il centro di contatto Europe Direct (EDCC), un servizio di informazione telefonica e via e-mail valido in tutta l’Unione per questioni legate all’UE;
  • i Centri di informazione Europe Direct (EDIC), punti di contatto locali che forniscono informazioni e rispondono a domande su qualsiasi argomento europeo, di persona e tenendo conto del contesto locale. Personale adeguatamente formato incontra i cittadini organizzando eventi nelle scuole, dibattiti con politici locali e regionali e presentando l’Europa a fiere e festival. Con oltre un milione di richieste ogni anno, i responsabili delle politiche europee hanno modo così di conoscere direttamente necessità e preoccupazioni dei cittadini;
  • i centri di documentazione europea promuovono l‘istruzione e la ricerca in materia di integrazione europea. Offrono una vasta gamma di documenti su questioni europee e incoraggiano la comunità accademica a partecipare al dibattito sull’Europa;
  • i conferenzieri sull’UE (Team Europe) sono specialisti di diversi argomenti attinenti all’UE e partecipano a conferenze e incontri in scuole e università.

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