E' quanto emerge da uno studio condotto dalla Nielsen Global survey corporate social responsability. Nel 2011, erano il 38%, mentre la media europea si attesta intorno al 36%.
Milano (Adnkronos) - Crescono del 6% in Italia nel 2013 i consumatori disposti a pagare di più per prodotti e servizi di aziende che hanno potenziato i programmi di responsabilità sociale. Sono il 44%. Nel 2011, erano il 38%, mentre la media europea si attesta intorno al 36%.
E' quanto emerge da uno studio condotto dalla Nielsen Global survey corporate social responsability nel maggio 2013 su un campione costituito da più di 29.000 intervistati online in 58 Paesi. "La responsabilità sociale d'impresa - sostiene Roberto Pedretti, ad di Nielsen Italia - è una variabile sempre più determinante nelle politiche di marketing". La media globale è pari al 50%, mentre quanto agli altri continenti: Asia/Pacifico 58%, Medio Oriente/Africa 59%, America Latina 55%, Nord America 43%. In Italia, il 31% degli intervistati ha acquistato, negli ultimi sei mesi, almeno un prodotto o un servizio da aziende socialmente responsabili, rispetto alla media europea del 27% (media globale 43%).
Il 41% degli italiani, a fronte del 39% rilevato nel 2011, non crede che le aziende possano risolvere problemi che intervengono a livello globale (ambiente, povertà, malattie, ecc.) attraverso il business caratteristico di ognuna. Il 19%, invece, ritiene comunque quello delle imprese un contributo positivo (due anni fa erano il 25%). Sempre in Italia, il 42% degli intervistati ritiene che al sistema produttivo e dei servizi siano da imputare molti effetti negativi sull'ambiente e la società. Questa percezione è condivisa in Europa dal 39% degli intervistati, in Asia/Pacifico dal 52%, Medio Oriente Africa dal 37%, America Latina dal 46%, Nord America dal 44%. (
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