Primo Contratto Integrativo pugliese per le cooperative sociali, dopo un tavolo di lavoro durato circa un anno. Lo ha reso noto Legacoop Puglia, insieme alle altre organizzazioni sindacali di rappresentanza firmatarie del documento. “Si è data priorità ad una contrattazione integrativa territoriale che sappia apprezzare e riconoscere la qualità delle prestazioni, mettere in campo percorsi di accrescimento delle competenze e porre le basi per un generale miglioramento delle condizioni lavorative".
Rendere le lavoratrici e i lavoratori del settore sociale protagonisti attivi del welfare locale e del sistema dei servizi alla persona, con un regolato e sostenibile sviluppo occupazionale, sociale e culturale, vigilando e ostacolando, altresì, il drammatico fenomeno degli appalti al massimo ribasso.
Sono questi gli obiettivi per cui è stato siglato, lunedì 29 luglio 2013, il primo Contratto Integrativo pugliese per le cooperative cociali, dopo un tavolo di lavoro durato circa un anno. Lo ha reso noto Legacoop Puglia, insieme alle altre organizzazioni sindacali di rappresentanza firmatarie del documento, F.P. Cgil Puglia, FP Cisl Puglia, Fisascat Cisl Puglia, Uil Fpl, e delle altre due Centrali cooperative pugliesi Federsolidarietà-Confcooperative e Agci.
Si tratta di un risultato importante e unico nel suo genere in Puglia, considerando il quadro complicato della situazione in cui versa l’intero sistema della cooperazione, con circa 30 mila occupati, una presenza femminile pari al 50% e una complessa offerta di servizi alla persona e all’integrazione sociale di fasce deboli.
“Si è data priorità ad una contrattazione integrativa territoriale – si legge nella nota – che sappia apprezzare e riconoscere la qualità delle prestazioni, mettere in campo percorsi di accrescimento delle competenze e porre le basi per un generale miglioramento delle condizioni lavorative, mediante un’adeguata organizzazione del lavoro in ottica di pari opportunità di genere e per tutti, cui destinare le risorse necessarie”.
L’ Accordo integrativo siglato favorisce “forme contrattuali che non penalizzano le redditività e, dunque, le qualità delle prestazioni e servizi, favorendo la conciliazione vita-lavoro delle donne e degli uomini”. Agisce, inoltre, per la sensibilizzazione degli enti pubblici (committenti delle cooperative sociali) per un regolato e sostenibile sviluppo occupazionale, sociale e culturale, prevedendo, altresì, azioni congiunte che vigilino e ostacolino “l’insostenibile fenomeno degli appalti al massimo ribasso”.
Il contratto integrativo regionale per le lavoratrici e lavoratori delle Cooperative Sociali ha una durata triennale (dal 1° Gennaio 2013 – 31 Dicembre 2015) e prevede, in sintesi, iseguenti punti:
stabilisce la statuizione di un elemento retributivo territoriale annuo che potrà determinare per i lavoratori un importo massimo di 150 euro annui in caso di raggiungimento dei risultati prefissati per le due componenti del premio di produttività; viene istituito il riconoscimento di un rimborso chilometrico per utilizzo del mezzo proprio di trasporto in sostituzione di apposito mezzo aziendale; è riconosciuto il cosiddetto tempo di vestizione all’interno dell’orario di lavoro, all’inizio e fine giornata lavorativa; vengono riconosciute indennità di trasferta per attività di soggiorno; vengono istituiti nuovi livelli di inquadramento (D l e D 2) per figure non presenti nel Ccnl, come l’educatore della prima infanzia, il coordinatore di squadra e il mediatore culturale senza titolo e con titolo; viene implementata l’agibilità sindacale in tema di mobilità e trasferimenti, nonché in tema di salute e sicurezza; viene costituito il Comitato Misto Paritetico Regionale, l’Osservatorio Regionale nonché la figura aziendale del Garante delle Pari Opportunità di genere (in recepimento dell’articolo 26 comma l della L. R. n. 7/2007); vengono definite innovative misure in tema di flessibilità, banca delle ore, part-time, lavoro supplementare, ferie e festività tutto in un ottica di conciliazione vita- lavoro; viene confermata importanza strategica della formazione continua e dell’utilizzo dei fondi interprofessionali per assicurare la crescita professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.
A margine dell’intesa contrattuale, è stato, infine, siglato l’accordo per la detassazione per il salario di produttività così come previsto dal Dpcm del 22 gennaio 2013, su base regionale, che avrà applicazione e conseguenti benefici fiscali e contributivi per tutti i dipendenti delle Cooperative Sociali aderenti alle tre centrali Cooperative operanti nella Regione Puglia. (
http://www.nelpaese.it/index.php?option=com_content&view=article&id=762:coop-sociali-lavoratori-protagonisti-del-welfare-locale&catid=340&Itemid=203)