Un fine settimana dedicato a torrenti e fiumi lungo tutta la penisola, dal martoriato Ofanto in Puglia alle sponde del virtuoso Ticino in Lombardia. Oltre 3.500 tra uomini della Forestale, volontari di Legambiente, cittadini di ogni età e tantissimi ragazzi delle scuole lungo oltre 80mila metri di sponde fluviali hanno pulito gli argini dalle piccole e grandi discariche abusive, effettuato prelievi per analizzare la qualità delle acque, organizzato escursioni lungo le sponde e appuntamenti informativi.
Sono stati 37 i fiumi italiani passati al setaccio con le iniziative messe in campo nell'ambito della campagna nazionale "Fiumi Informa" di Legambiente e Corpo Forestale dello Stato tra sabato e domenica. Giornate intense per ribadire come il rispetto della legalità lungo i corsi d'acqua è fondamentale per renderli luoghi non solo più sani ma anche belli e fruibili. Fiumi dove lo scorso anno si sono consumati oltre 100 illeciti ogni mese tra furti d'acqua e di ghiaia, sversamento di sostanze inquinanti e tossiche, mancata depurazione industriale e civile, abusivismo lungo le sponde, bracconaggio e pesca illegale.
"Un successo di partecipazione che sottolinea l'interesse che i corsi d'acqua, anche i più piccoli, suscitano nelle comunità locali - ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -. L'acqua è un bene sempre più prezioso, che deve essere tutelato con un'azione sempre più plurale che veda protagonisti insieme alla Forestale e a tutte le forze dell'ordine, la società civile e gli amministratori. Solo unendo le migliori energie del Paese è possibile far fronte alla grave emergenza che i corsi d'acqua vivono.
Un'azione decisa e a tutto campo, dalla sensibilizzazione dei cittadini alla lotta agli sprechi idrici, dalla repressione dei reati all'oculatezza nelle concessioni a prelevare acqua e ghiaia, sino alla valorizzazione delle tante pratiche virtuose lungo i nostri fiumi".
Corsi d'acqua che con "Fiumi Informa" sono stati messi sotto la lente dal rapporto "Fiumi e Legalità" presentato nei giorni scorsi a Roma: in Italia a danno dei fiumi vengono commessi 4 reati ogni giorno.
Ma è il furto d'acqua il nemico numero uno dei fiumi che, insieme alle scarse precipitazioni, contribuisce in modo determinante ai sempre più lunghi periodi di secca.
"Far percepire sempre più ai cittadini i fiumi come elementi importanti per la qualità della nostra vita, che uniscono comunità, paesaggi e tradizioni è fondamentale - ha sottolineato Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato -. I reati commessi a danno dei corsi d'acqua devono essere percepiti come reati gravi, commessi a danno dell'intera collettività.
Per questo oltre al concreto e deciso lavoro di controllo del territorio e di repressione di questi veri e propri delitti, il CFS è importante accrescere la collaborazione tra Istituzioni, cittadini e associazioni ambientaliste".
Tra i tanti appuntamenti, in provincia di Potenza gli studenti delle scuole si sono dedicati all'osservazione dei macroinvertebrati per analizzare lo stato di salute delle acque della Fiumara di Avigliano; analisi della qualità dell'ecosistema anche per i ragazzi di Petilia Policastro (KR) lungo il fiume Tacina e di San Severino Marche (MC) sulle sponde del fiume Potenza.
Grandi interventi di pulizia alle sorgenti del Neto a San Giovanni in Fiore e degli argini del fiume Tre Valloni a Mendicino, in provincia di Cosenza, lungo il Garigliano nel casertano, dell'Entella in Liguria e della Dora Riparia in Vallesusa. Nei fiumi marchigiani tanti gli appuntamenti che hanno visto volontari di Legambiente, Scout e associazioni di pescatori fianco a fianco nella cura dei corsi d'acqua. (www.legambiente.com).