Ha preso il via ieri - giovedì
1° agosto 2013 - la Settimana Mondiale dell’Allattamento al Seno, pratica
sulla quale l’UNICEF sta
focalizzando l’attenzione perché è la più economica ed efficace per salvare la
vita dei bambini.
Nel mondo, meno della metà dei
bambini di età inferiore ai 6 mesi beneficia di questa pratica: nel 2012 solo
il 39% dei bambini di età inferiore ai 6 mesi è stato allattato
esclusivamente al seno.
Questo dato è migliorato di
poco negli ultimi 20 anni, in parte a causa degli scarsi tassi di madri che
allattano esclusivamente al seno in alcuni Stati molto popolosi, in parte per la
mancanza generale di un ambiente che favorisca tale pratica.
Nei Paesi poveri, i bambini
che sono stati allattati esclusivamente al seno hanno 14 volte più
probabilità di sopravvivere durante i primi 6 mesi di vita rispetto agli
altri bambini. L’allattamento al seno fin dal primo giorno di vita riduce il
rischio di mortalità neonatale fino al 45%.
Allattamento al seno, dati
principali
- In Cina,
Stato che ha recentemente attratto l’attenzione dei media per la grande
richiesta di latte in polvere che ha causato carenze in altri paesi, il
tasso di madri che praticano l’allattamento esclusivo al seno è solo del
28%.
- In
Cambogia il tasso di
madri che allattano al seno è cresciuto notevolmente dall’11,7% per i bambini
con meno di 6 mesi nel 2000, al 74% nel 2010. Anche in Togo e
Zambia il tasso è
incrementato, rispettivamente, dal 10 al 20% negli anni 90, ad oltre il 60% a
partire dal 2000.
- All’altra
estremità della scala c’è la Tunisia, dove il tasso di donne
che praticano l’allattamento al seno è diminuito dal 46,2% nel 2000, al solo
6,2%, dalla fine del decennio scorso.
- Anche in
Indonesia il tasso è in declino, mentre in
Nigeria non si fanno passi in avanti da molti anni. Tra i paesi con i
tassi di allattamento più bassi al mondo vi sono Somalia, Ciad e
Sudafrica.
Benefici enormi per mamma e
bambino, e a costo zero
«Non
esistono altre singole azioni che abbiano un impatto così alto per la salute dei
bambini e delle madri e costi così bassi per i governi come l’allattamento al
seno» ha dichiarato Geeta Rao
Gupta,
Vicedirettore dell’UNICEF. «L’allattamento al seno è una 'prima
vaccinazione’ ed è il modo più efficace e meno costoso per salvare la vita dei
bambini, soprattutto i più poveri e quelli che si trovano in zone in cui il
latte in polvere ha costi elevati e rischia di essere contaminato da acqua di
scarsa qualità.»
L’allattamento al seno è
importante anche per le abilità dei bambini nell’apprendimento
e aiuta a prevenire l’obesità e altre malattie croniche durante
la loro vita.
Oltre ai benefici per i loro
piccoli, le madri che adottano questa pratica hanno
minori probabilità di rimanere incinte nei sei mesi successivi
al parto, hanno un recupero fisico più veloce e ritornano in minor tempo al peso
pre-gravidanza. I dati mostrano anche un minor numero di casi di
depressione post parto e minori rischi di cancro alle ovaie e
al seno durante l’arco di vita delle madri.
L'allattamento in
Italia
«In Italia sono stati
circa 22.500 i bambini partoriti nei 22 Ospedali Amici dei Bambini nel corso del
2012. Mentre più di 15.400 sono nati nelle 2 Comunità Amiche dei Bambini, dove è
possibile usufruire dei consultori familiari e degli altri servizi sanitari
territoriali Amici dei Bambini di zona» ha ricordato il Presidente
dell'UNICEF Italia Giacomo Guerrera.
L'UNICEF promuove in tutta
Italia il programma "Ospedali
& Comunità Amici dei Bambini" per l'allattamento al seno: oltre
alle 24 strutture riconosciute, ne esistono 15 che hanno
superato la Fase 1 di valutazione documentale e una che ha superato la Fase 2 di
valutazione degli operatori, insieme ad altri 26 ospedali e comunità impegnati
con un tutor nel percorso.
Sono attivi 5
Protocolli sulla promozione, protezione e sostegno dell'allattamento
stipulati dall'UNICEF Italia con altrettante Regioni (Abruzzo, Toscana,
Veneto, Valle d'Aosta e Sicilia) e uno con la
ASL di Milano.
In Italia la
Settimana dell'Allattamento al Seno viene celebrata dal 1° al 7 ottobre
2013.