L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime
apprezzamento per l’approvazione definitiva della Legge di delegazione europea
2013 che include norme per la trasposizione nell’ordinamento italiano di
rilevanti Direttive dell’Unione Europea sull’asilo e sulla tratta degli esseri
umani.
L’adozione della Legge, approvata da una larga maggioranza del Parlamento, è
la dimostrazione di una accresciuta sensibilità delle forze politiche italiane
sul tema dei rifugiati e di una maggiore consapevolezza delle loro difficoltà di
integrazione in Italia.
Grazie a tali norme, che tengono conto di alcune raccomandazioni dell’UNHCR,
potranno essere apportate importanti e positive modifiche alla normativa
sull’asilo.
In particolare, con la trasposizione della direttiva sulla prevenzione ed il
contrasto alla tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, dovranno
essere previste maggiori tutele per i minori non accompagnati, una procedura
multidisciplinare per la loro identificazione ed il diritto a ricevere
informazioni sulla protezione internazionale, nonchè un’efficace coordinamento
tra il sistema di asilo e il sistema di protezione e assistenza delle vittime di
tratta.
Con il recepimento della direttiva che estende ai beneficiari di protezione
internazionale il permesso di soggiorno UE per lungo residenti, saranno
rafforzate le loro opportunità d’integrazione. Inoltre, in considerazione della
specifica condizione dei rifugiati, dovranno essere introdotti per loro criteri
meno stringenti di quelli previsti dall’attuale normativa per l’ottenimento di
tale permesso.
Infine, in relazione alla trasposizione della direttiva “qualifiche”, i
beneficiari di protezione sussidiaria saranno equiparati ai rifugiati nella
procedura per il riconogiungimento familiare. Dovrà infine essere previsto un
piano nazionale per l’integrazione dei beneficiari di protezione
internazionale.
L’UNHCR auspica che il Governo emani al più presto i decreti legislativi di
recepimento delle direttive dando attuazione ai princìpi indicati dalla legge di
delegazione.