Il Tribunale ha accolto il ricorso di Italia Nostra annullando
l’autorizzazione concessa dal Consiglio dei Ministri e dalla Regione Marche per
la costruzione di 17 torri in area vincolata dal Piano Paesistico Ambientale e
dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio
Il TAR Marche, con sentenza del 25 luglio 2013, accogliendo il ricorso di
Italia Nostra n. 805/2012, ha definitivamente bloccato la costruzione di un
parco eolico per iniziativa della Comunità Montana di Camerino che prevedeva
l’installazione di 17 torri eoliche di 105 metri, per una potenza complessiva di
34 MW, in un’area vincolata per legge sotto l’aspetto paesaggistico ambientale.
La sentenza ha annullato l’autorizzazione della delibera del Consiglio dei
Ministri assunta il 30 aprile 2012 e i successivi provvedimenti della Regione
Marche.
Una sentenza di rilevante importanza perché colpisce l’incredibile
sufficienza con la quale il Consiglio dei Ministri, utilizzando l’art.
14-quater della legge n° 241/1990, ha ignorato le proposte della
Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggista delle Marche che, sotto la
competente guida del dott. Giorgio Cozzolino, fin dal 2007 aveva espresso la
propria valutazione di “incompatibilità dell’intervento in questione con i
caratteri distintivi e tradizionali dell’area e indicato le condizioni
necessarie”, valutazioni sostenute anche dalla Regione Umbria e dal Comune
di Foligno, confinanti con il territorio marchigiano dove era prevista la
costruzione del “parco eolico”.
Italia Nostra, vedendo accolto il proprio ricorso, ha dimostrato ancora una
volta, con fatti concreti, la propria determinazione a tutelare il paesaggio che
sempre più è diventato un valore sentito e condiviso dai cittadini, come ha
recentemente dimostrato sempre nelle Marche il successo nella raccolta di firme
per una proposta di legge ad iniziativa popolare che dovrà bloccare il consumo
di territorio.