I vigili: interverremo con rigore ma senza caccia alle streghe. Previste ispezioni di agenti in borghese Sigarette proibite nei locali pubblici e sui luoghi di lavoro. Milano ha solo 30 ristoranti a norma MILANO - Vietato fumare in bar, ristoranti, pub, discoteche e aziende. A mezzanotte di ieri è entrata in vigore la nuova legge antifumo. Tra ristoranti e aziende, in pochissimi hanno allestito sale fumatori secondo le caratteristiche previste dalla legge. A Milano i ristoranti che hanno provveduto sono in tutto una trentina. Le forze dell'ordine sono determinate a far rispettare la legge, ma «senza caccia alle streghe e badando a non incentivare contrasti tra fumatori e salutisti». «Una trentina di agenti interverrà con rigore durante le uscite di routine», dice Paolo Degrassi, comandante dei Nas di Milano. Già da oggi una pattuglia di sette vigili della polizia annonaria controllerà in borghese bar e ristoranti. Le multe: da 27,5 a 275 euro per i fumatori; da 220 a 2.200 euro per i proprietari dei locali. Nelle aziende il divieto sembra meno contrastato. «Per l'impresa il dipendente fumatore è un problema», constata Rino Pavanello, segretario nazionale di Ambiente e Lavoro. E c'è anche chi non si rassegna. A mezzanotte e un minuto al Mithia di via Bigli l'associazione dei «Fumatori cortesi» ha protestato contro la legge Sirchia con una fumata fuorilegge. QUERZE' a pagina 49 Corriere della Sera, 10 gennaio 2005

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