"Il Report di CSVnet fotografa l'esperienza maturata dai CSV nel biennio 2010-2011, in oltre 15 anni di intenso lavoro, che ha permesso di sviluppare, grazie al contributo economico delle fondazioni di origine bancaria, capacità operative articolate e strategie di intervento innovative per la crescita del volontariato su tutto il territorio nazionale". È il commento del presidente di CSVnet Stefano Tabò, in merito al nuovo Report delle attività dei CSV realizzato dal Coordinamento Nazionale.
"Insieme ad altri progetti importanti, come il Catalogo delle buone prassi - che raccoglie alcune fra le iniziative più innovative dei CSV - il Report testimonia la ricchezza del lavoro dei CSV - continua Tabò - nonché la loro propensione a fare rete e connettere con sempre maggiore convinzione la loro attività, garantendo lo scambio di informazioni ed attivando vere e proprie progettualità congiunte".
Dai dati è emerso che nel 2011 i 78 CSV presenti in Italia sono attivi su tutto il territorio nazionale grazie a 388 sportelli che permettono di raggiungere anche le realtà associative dislocate nelle zone più periferiche.
Le Organizzazioni di Volontariato, iscritte e non iscritte ai Registri, che partecipano alla governance dei CSV risultano essere 24.190, valore in crescita del 33% rispetto al 2009, anno dell'ultima rilevazione.
Per quanto riguarda le risorse a disposizione e le attività svolte, il Report ha evidenziato quanto, nonostante la riduzione dei finanziamenti da parte delle fondazioni di origine bancaria a causa della crisi finanziaria, i CSV siano stati capaci di garantire i loro servizi e il loro supporto alle Organizzazioni di Volontariato.
In particolare le risorse complessivamente assegnate ai 78 CSV dalle fondazioni di origine bancaria nel 2011 ammontano a 66,8 milioni di euro, contro i 76,9 milioni di euro stanziati nel 2010 (-13%).
In considerazione dell'ulteriore diminuzione degli accantonamenti delle Fondazioni di origine bancaria per l'anno 2012 (42,2 milioni di euro) e per il 2013 (23,7 milioni di euro) i CSV hanno avviato un processo di gestione più oculato di tali risorse, a partire da obiettivi di spesa definiti sulla base di priorità condivise con la propria base associativa. Parimenti i CSV hanno intrapreso un percorso virtuoso di revisione della propria struttura organizzativa al fine di continuare a garantire i servizi resi al volontariato con elevata specializzazione e a costi più contenuti, anche attraverso una maggiore collaborazione e distribuzione delle attività tra i CSV di una stessa regione, con il conseguimento di economie di scala.
Relativamente alle attività messe in campo dai CSV, risultano in crescita i valori relativi alle azioni di promozione del volontariato (3.928 iniziative realizzate, +8% rispetto al 2010). Nel 2011, inoltre, i CSV hanno fornito 84.760 consulenze gratuite, con una crescita del 14% rispetto al 2009 e del 3% rispetto al 2010. Le attività formative realizzate in partenariato tra CSV e OdV hanno invece coinvolto 69.797 utenti nel corso del biennio 2010-2011; nel solo 2011 sono state realizzate 2.564 iniziative, per un totale di 47.199 ore.
Per quanto riguarda la gestione delle attività, la forza lavoro risulta prevalentemente femminile (72%) e laureato (59,12%).
"A tutto questo si aggiunge un altro importante risultato - conclude il presidente di CSVnet - per la prima volta, infatti, la prossima edizione del Report (la cui relativa indagine è già stata avviata nel mese di luglio con riferimento ai dati 2012) sarà frutto di una rilevazione congiunta tra CSVnet e la Consulta nazionale dei Comitati di Gestione, gli organi che sovrintendono all'operato dei CSV. Un'operazione di alto valore, soprattutto in termini di trasparenza".
Un approfondimento sul Report dei CSV è in uscita sul prossimo numero di Comunicare il Sociale, il mensile edito dal CSV di Napoli e pubblicato in allegato al Corriere della Sera e che sarà in edicola dal 26 luglio.
Visita la
pagina dedicata al Report delle attività dei CSV sul sito di CSVnet.