Il Distretto 2080 Rotary International ha consegnato all’UNICEF una nuova
donazione di 22.500 euro a sostegno dei programmi dell’UNICEF
in Guinea Bissau per la lotta alla
malaria.
La donazione
è stata effettuata in occasione di un incontro ufficiale organizzato presso la
sede nazionale dell’UNICEF Italia a Roma, alla presenza del Presidente
dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera e di una delegazione del
Rotary International, composta da Piergiorgio Poddighe,
Governatore Distrettuale 2013-2014, Silvio Piccioni,
Governatore Distrettuale 2012-2013 e Mario Ciancarella
responsabile del progetto per il Distretto 2080 del Rotary International
nell’anno 2012/13.
Per il terzo anno consecutivo,
l’azione dell’UNICEF è affiancata dai rotariani del Distretto 2080
Rotary International (di Roma, Lazio e Sardegna),
che hanno mobilitato complessivamente 132.500
euro a favore dei
progetti di lotta alla
malaria in Guinea Bissau.
“Nell’arco di questi anni,
grazie ai fondi donati dai rotariani, in Guinea Bissau 6.000 famiglie hanno
ricevuto una zanzariera impregnata di insetticida, uno degli
strumenti più efficaci di prevenzione della malaria.
L’UNICEF ha potuto fornire
agli ambulatori periferici presenti nelle zone dove la malaria fa più vittime
15 mila test rapidi per la diagnosi della malattia e
medicinali sufficienti a curare oltre 8.000 bambini
malati”, ha dichiarato Giacomo Guerrera,
Presidente dell’UNICEF Italia.
“Noi rotariani abbiamo
potuto fare esperienza diretta della qualità del lavoro dell’UNICEF in occasione
di due missioni sul campo: la prima effettuata nel 2011 in Guinea
Bissau; la seconda nel 2012 presso la Supply Division di
Copenaghen, centro logistico dell’organizzazione, da dove partono gli
aiuti umanitari”, ha ricordato Silvio Piccioni,
Governatore Distrettuale 2012-2013.
La malaria è una malattia
potenzialmente mortale. Nel 2010 nel mondo 216 milioni di
persone hanno contratto la malaria, e 655.000 ne sono
rimaste uccise.
Le zanzariere
impregnate di insetticida a lunga persistenza, che costano appena 5 euro e
durano fino a 5 anni, si sono dimostrate capaci di ridurre del 20% la
mortalità per malaria.