Si aggrava di giorno in giorno la situazione Nord dell'India a
causa delle pesanti inondazioni che stanno colpendo da giorni gli stati di
Uttarakhand e Himachal Pradesh, si è parlato addirittura di "Tsunami
himalayano". Secondo i dati governativi sono 1000 i morti ed oltre 10.000 i
dispersi.
Interi villaggi sono stati spazzati via, oltre 1000 le abitazioni
inondate, numerose le vie di comunicazione interrotte con il conseguente
isolamento di molte aree. Danni rilevanti si sono registrati alle fonti d’acqua
potabile e all’agricoltura compromettendo la capacità di sostentamento della
popolazione dedita prevalentemente alla coltivazione.
I soccorsi da parte del governo sono stati tempestivi, così come la
mobilitazione della Chiesa locale.
Caritas India si è
prontamente attivata. In collaborazione con il partner locale
Karuna
Social Service Society, sta fornendo aiuti d’urgenza in
24
villaggi nei distretti di Rudraprayag, Uttarkashi, Pauri Garhwal;
Chamoli, Tehri (cfr.
report di aggiornamento) In coordinamento con altre agenzie
sta distribuendo prevalentemente aiuti alimentari e sta fornendo assistenza
medica attraverso un team di medici professionisti.
Caritas India ha inoltre sviluppato un piano di
intervento, d’aiuto d’urgenza e di riabilitazione, per i
prossimi 12 mesi a sostegno di 3.000 famiglie in 60 villaggi nelle aree
maggiormente colpite.
Le azioni principali previste sono:
- distribuzione di cibo e beni non
alimentari per le prime settimane a 3000 famiglie (già in corso);
- sostegno
alla ripresa di attività di auto-sostentamento (agricoltura ed altro) a 2100
famiglie
- attività di preparazione e prevenzione ai disastri naturali in 30
villaggi
Caritas Italiana,
da anni
impegnata in India, ha stanziato un primo contributo ed è in costante
contatto con la Caritas India per monitorare l’evolversi della
situazione.