Il presidente di AMREF Italia, Mario Raffelli, è stato eletto vicepresidente
di AMREF Internazionale, in rappresentanza degli uffici non africani
dell'Organizzazione. La reputazione internazionale di Raffaelli è legata in
particolare al suo ruolo di Chief Mediator nel processo di pace in Mozambico,
dal 1990 al 1992, e al suo lungo impegno per la Somalia, dove è stato Speciale
Rappresentante del governo italiano.
Mario Raffaelli è presidente di AMREF Italia dal 2010 e membro del board
internazionale di AMREF. Da qualche giorno, è stato eletto vice-presidente
internazionale in rappresentanza degli uffici non africani dell’organizzazione.
Il Presidente internazionale, che sarà eletto ad ottobre, condividerà le
responsabilità e si alternerà nei suoi incarichi istituzionali con Raffaelli.
Conosciuto a livello internazionale per il suo impegno nei processi di
pace seguiti come rappresentante del governo italiano in diversi paesi del
mondo, Mario Raffaelli entra in Parlamento, come deputato nel 1979 e vi resta
fino al 1994. In quegli anni è Sottosegretario alla Salute e poi Sottosegretario
agli Esteri, con delega per l’Africa e le Organizzazioni Internazionali. La
reputazione internazionale di Mario Raffaelli è legata in particolare al suo
ruolo di Chief Mediator nel processo di pace in Mozambico, dal 1990 al 1992. Una
pace storica in cui l’Italia, anche grazie a Raffaelli, ha avuto un ruolo
chiave. Raffaelli è anche conosciuto e apprezzato per il suo lungo impegno per
la Somalia, dove è stato Speciale Rappresentante del governo italiano.
Di
recente, è stato nominato esperto per le iniziative di pace nel Corno d’Africa
durate la presidenza italiana del G8. È editorialista di varie testate, dove
scrive di Africa e anche di politica, e collabora con i maggiori Istituti
Italiani di Politica Internazionale (CESPI, IAI, IPALMO, ISPI).
Da tre anni,
il suo impegno con AMREF ha portato l’organizzazione a fare un salto
istituzionale sia nelle sue relazioni in Africa – con capi di stato e di governo
che ne riconoscono le competenze e la serietà – sia in Italia dove Raffaelli è
entrato a far parte del Consiglio Direttivo di AGIRE (Agenzia Italiana Risposta
alle Emergenze) e del CINI (Coordinamento Italiano Network Internazionali) ed ha
arricchito della sua esperienza una organizzazione nata in Africa e impegnata a
cercare soluzioni in loco per le popolazioni più vulnerabili del continente.
Il nuovo incarico internazionale porterà Raffaelli a dare un ulteriore
slancio alla costruzione di partnership tra AMREF e i governi africani per
sostenere il processo di sviluppo e crescita dei paesi del continente.
AMREF - African Medical and Research Foundation - è la principale
organizzazione sanitaria nata in Africa per l’Africa nel 1957. Fuori
dall’Africa, il network internazionale di AMREF è composto da 12 sedi in Europa,
Stati Uniti e Canada. Approdata nel 1987 in Italia, AMREF si è fatta conoscere
per la sua peculiarità di Ong africana, con la testa e il cuore rivolti al bene
di quel continente ma anche presente nel nostro paese con l’impegno continuo nel
creare una cultura, un giudizio e una sensibilità verso l’Africa più
costruttivi, paritari, sostenibili. Nota per le sue campagne di testimonianza,
le sue prese di posizione nette e la visibilità data a fenomeni quali i ragazzi
di strada, l’emigrazione in prospettive differenti, lungimiranti e costruttive,
oggi AMREF conta nel suo staff il 97 per cento di africani e gestisce circa 140
progetti di sviluppo sanitario in Etiopia, Kenya, Mozambico, Sudafrica, Senegal,
Sud Sudan, Tanzania e Uganda, con il coinvolgimento attivo delle comunità e dei
sistemi sanitari locali. In 56 anni di attività, AMREF ha migliorato la vita di
milioni di persone e di migliaia di comunità dell’Africa Subsahariana, rendendo
accessibili acqua potabile, strutture medico-sanitarie, assistenza specialistica
per le malattie curabili e formazione di operatori sanitari in grado di
continuare quest’opera, moltiplicandone gli effetti.