In Egitto e' il caos: ad appena un anno dalle prime elezioni democratiche gli scontri tra sostenitori del presidente Mohamed Morsi, dissidenti, e le le forze dell'ordine locali infiammano il Paese. Il bilancio attuale e' di 16 morti e circa 200 feriti. La zona intorno all'Universita' si e' trasformata in vero e proprio campo di battaglia e diversi elicotteri d'attacco Apache dell'esercito egiziano hanno iniziato a volteggiare sui cieli del Cairo. I Fratelli musulmani ieri hanno lanciato un appello al ''martirio'' per fermare quello che denunciano essere un tentativo di colpo di Stato dei militari. L'esercito si e' dichiarato pronto a morire per la causa, a sciogliere il Parlamento e a sospendere la Costituzione. L'ultimatum di 48 ore posto lunedi', e duramente respinto da Morsi, sta per scadere. (ASCA) - Roma, 3 luglio

MOHAMED MORSI - Ieri sera, in un discorso televisivo rivolto alla nazione, il presidente egiziano ha anche riaffermato la sua ''legittimita' costituzionale'' e invitato formalmente l'esercito a ritirare l'ultimatum: ''Non mi lascero' dare ordini, ne' dall'interno ne' dall'estero'', ha commentato via Twitter. Piu' tardi, alla tv di Stato, ha aggiunto: ''Sono il primo leader dell'Egitto eletto democraticamente e solo la legittimazione costituzionale garantisce che non ci sara' guerra civile''. Morsi ha poi ammesso ''di aver fatto degli errori'', ma di non avere ''altra opzione che l'eseguire le responsabilita' che gli sono state democraticamente attribuite: proteggero' la legittimita', il prezzo e' la mia stessa vita''.

LE DEFEZIONI - Intanto, sempre nella giornata di ieri, il premier Hisham Qandil ha messo a disposizione il suo mandato nella mani del presidente. Oltre a lui, altri tre dei portavoce del governo hanno lasciato il proprio incarico. Lunedi' era toccato a sei ministri: i titolari delle Comunicazioni, Affari legali, Ambiente, Turismo, Risorse idriche e Affari Esteri.

HOSNI MUBARAK - Dalla prigione dov'e' detenuto al Cairo, l'ex rais Hosni Mubarak ha suggerito al leader dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi, di dimettersi dalla presidenza dell'Egitto. Lo ha riferito ai media locali una fonte ''ben informata'' che ha parlato con l'ex presidente. Mubarak avrebbe detto che il numero dei manifestanti scesi in piazza in questi giorni e' ben superiore a quello che porto' alle sue dimissioni, ma che allora fu sufficiente a convincerlo a dimettersi per ''salvare molte vite umane''.

MOHAMED EL-BARADEI - I gruppi dell'opposizione egiziana hanno scelto Mohamed el-Baradei, per rappresentarli nei negoziati sul futuro del Paese. Sara' lui a negoziare la 'roadmap' del preossimo Egitto semmai l'ultimatum dell'esercito non ricevera' risposta. Lo ha annunciato il Fronte 30 Giugno, la piattaforma che raccoglie vari gruppi dell'opposizione egiziana tra i quali Tamarood. L'ex capo dell'Aiea (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) e Premio Nobel per la Pace, si legge in una nota, ''sara' la voce delle opposizioni nella transizione politica''. rba/mau (http://www.asca.it/news-Egitto__Morsi____proteggero__la_democrazia_con_la_mia_stessa_vita__-1293499.html)

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