Alcuni mesi fa ho avuto modo di conoscere Stefano Cucca e il suo progetto, un'idea semplice: girare il mondo in bicicletta alla ricerca di buone pratiche e stili di vita sostenibili per valutare e studiare nuovi modelli di sviluppo possibili.
Fino a quel momento Stefano è stato il responsabile finanziario di un importante Consorzio di Cooperative Sociali del nord Sardegna, con master e consulenze aziendali alle spalle, ma anche con un'importante esperienza sportiva e alcune partecipazioni a gare di triathlon e Ironman in giro per il mondo...
Il nome del progetto è opera della nonna di Stefano. Un giorno, al rientro da un viaggio, gli chiese con la sua novantenne serenità: “ma tu sei sempri in giru pà ru mundu?”, che tradotto vuol dire “ma tu sei sempre in giro per il mondo?”. Da quel giorno Rumundu è stato.
Rumundu nasce per dare voce a una community fatta di persone, storie, situazioni, micro mondi, momenti e stili di vita sostenibili che non senza difficoltà, si muovono in controtendenza rispetto a un’impostazione della nostra società fortemente legata ai consumi e ai profitti.
Di questa community fa certamente parte anche Banca Etica, per questo motivo Stefano l'ha scelta e per questo motivo alcune delle sue tappe italiane saranno rappresentate da alcune realtà finanziate e sostenute da Banca Etica e dalle stesse filiali della Banca, prima fra tutte quella di Roma dove Stefano ritirerà la sua carta di credito...
Da qualche giorno ha lasciato la Sardegna, dopo averla attraversata per intero, e raggiunto la Sicilia, dove, grazie all'aiuto della nostra Filiale di Palermo, ha già passato un paio di giornate in compagnia della Cooperativa Lavoro e Non Solo di Corleone e i volontari dei campi di lavoro.
Il sito negli ultimi due giorni ha avuto più di 17mila contatti e Stefano è già stato intervistato da numerosi quotidiani, da Sassari Notizie al Washington Post, numerose radio e tv.
Per il suo progetto Stefano ha rinunciato a importanti sponsorizzazioni, grosse televisioni private disposte a seguirlo e filmare la sua avventura, importanti multinazionali pronte a mettere sul piatto cospicue somme di denaro e "acquistare tutto il pacchetto" come investimento pubblicitario. In linea con gli obiettivi, Stefano ha preferito rimodulare di continuo il budget di spesa, tagliando i costi e accettando l'appoggio esclusivo di realtà in linea con il suo progetto, sebbene più piccole e meno facoltose.
Anche Banca Etica ha offerto la sua piccola partecipazione, offrendo sopratutto la possibilità di divulgare l'avventura di Stefano nella propria rete e attraverso il sito.
Sappiamo che come Banca non possediamo ricche linee di budget utilizzabili per questo genere di operazioni, sono covinto però che tra i dipendenti e i soci della Banca, come già diverse persone e organizzazioni hanno fatto, ci sia chi abbia voglia di dare il suo contributo, con una piccola donazione o invitando Stefano a passare qualche ora insieme, rendedolo partecipe della propria storia, offrirgli ospitalità o semplicemente fare due chiacchiere e bere un caffè.
Stefano è sempre raggiungibile, dotato di un telefono cellulare e un tablet, che grazie a un pannello solare portatile sono sempre carichi ed efficienti.
Con la promessa che non mi lamenterò più per i km che faccio in macchina in lungo e in largo per l'isola, auguro a Stefano buon viaggio con l'auspicio che la community di Banca Etica riesca ad offrire il proprio supporto! (
http://www.bancaetica.it/blog/rumundu-alla-scoperta-storie-stili-vita-sostenibili?utm_source=buffer&utm_campaign=Buffer&utm_content=buffer427c6&utm_medium=twitter)
di Carlo Usai, Banchiere Ambulante di Banca Etica per la Sardegna