Il Consiglio dei ministri ha approvato il Pacchetto lavoro, anche se con alcune modifiche rispetto alla bozza entrata in Consiglio. L’importo complessivo destinato all’occupazione ammonterebbe a 1,3 miliardi.
Elisa Maiucci
Misure per il
lavoro, rinvio dell’aumento dell’Iva Iva e rifinanziamento della Cig, erano infatti i temi del Consiglio dei Ministri di oggi. Ma ecco i punti fondamentali della bozza del decreto legge, anticipata da TMNews.
I bonus per le assunzioni
Un incentivo per i datori di lavoro fino a un massimo di 650 euro mensili per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. L’incentivo è istituito in via sperimentale ed è destinato ai giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni.
Per poterne usufruire i giovani devono rientrare in queste condizioni: essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; essere privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, vivano soli con una o più persone a carico.
Il bonus viene istituito, si legge, “al fine di promuovere forme di occupazione stabile di giovani” e “in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020″. L’incentivo verrà corrisposto “per un periodo di 12 mesi ed entro i limiti di 650 euro mensili per lavoratore nel caso di trasformazione a tempo indeterminato”.
Gli incentivi per l’assunzione dei giovani
Gli incentivi per i datori di lavoro per promuovere forme di occupazione stabile dei giovani fino a 29 anni, in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020, ammontano complessivamente a 800 milioni di euro. L’istituto, si legge nel provvedimento, è in via sperimentale.
Il monitoraggio dell’Inps
L’Inps provvederà al monitoraggio della spesa per la stabilizzazione dei giovani prevista dal decreto lavoro all’esame del consiglio dei ministri, inviando relazioni trimestrali al ministero del Lavoro e a quello dell’Economia.
I fondi per il Mezzogiorno
Per fronteggiare la “grave situazione occupazionale” dei giovani del Mezzogiorno si provvederà, a valere sulle risorse derivanti dalla riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013 e sulla rimodulazione del piano di azione coesione, al rifinanziamento per di alcune misure.
Il sostegno al tirocinio
“Al fine di promuovere l’alternanza tra studio e lavoro è autorizzata la spesa annua di 15 milioni di euro da destinare al sostegno delle attività di tirocinio curriculare da parte degli studenti iscritti ai corsi di laurea nell’anno accademico 2013-2014″.
Le borse di studio per il tirocinio
Le università provvederanno all’attribuzione agli studenti delle risorse assegnate per le borse di studio per i tirocini sulla base di graduatorie formate secondo criteri di premialità, che riguardano “regolarità del percorso di studi; votazione media degli esami; condizioni economiche dello studente individuate sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente”.
Ciascuna università assegna le risorse agli studenti utilmente collocati in graduatoria fino all’esaurimento delle stesse, nella misura massima di 300 euro mensili a studente.