Dal rapporto emerge come nel nostro paese ancora persiste un tasso di intolleranza estremamente elevato nei confronti di cittadini Rom e musulmani, anche se, dalla passata edizione pubblicata nell'aprile 2002, numerosi passi sono stati fatti.Infatti, i cittadini Rom e Sinti, anche a causa della carenza di una politica nazionale che li tuteli maggiormente, vivono ancora in situazioni di marginalità e segregazione, oggetto di forti sentimenti di razzismo e di intolleranza, aggravati da diversi episodi di criminalità in cui sono coinvolti i cittadini Rom.
Forti pregiudizi si riscontrano, inoltre, anche verso i Musulmani, sempre più associati , da parte dei media e nei dibattiti pubblici, al terrorismo. La legislazione sull'immigrazione ha inoltre peggiorato la situazione di molti etracomunitari, soprattutto quelli illegali, esponendoli maggiori rischi i violazione dei loro diritti umani. L'ECRI raccomanda alle autorità italiane, di adottare ulteriori provvedimenti in molteplici settori: rendere adeguato l'ordinamento giuridico in merito alla lotta al razzismo e alla discriminazione razziale, grazie anche alla ratifica del Protocollo n.12 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
La necessità di garantire una completa applicazione delle vigenti disposizioni in materia di diritto penale e civile contro il razzismo e la discriminazione razziale e in particolare la legislazione penale nei confronti dell'incitamento all'odio razziale e dei reati a sfondo razziale.La necessità di garantire il pieno rispetto dei diritti umani degli immigrati, ivi compresi i clandestini intercettati in mare o arrestati al momento del loro ingresso illegale in Italia.