Una preziosa fornitura di macchine e protesi ortopediche per un laboratorio in zona di guerra. Grazie al sostegno della Fondazione Prosolidar inizia questo mese l’invio di macchine e di materiali per consentire la ripresa dei lavori del workshop ortopedico di Terre Des Hommes Syria, per ridare speranza ai bimbi amputati.

2 anni e 3 mesi di conflitto, 93mila vittime di cui 6.500 minori.

Era il 3 marzo del 2012, quando uno dei primi articoli di Reuters sul crescente conflitto siriano conteneva le seguenti dichiarazioni: ”Spaventoso massacro” (Ban Ki-moon); “Extremely virulent rhetoric” Syria's U.N. Ambassador, Bashar Ja'afari; “Where is the world?" un attivista; "It is unacceptable" ICRC President Jakob Kellenberger. Ad oggi la situazione non è cambiata: istituzioni nazionali ed internazionali inermi davanti a tanto orrore e all'impiego di armi chimiche.

I meccanismo degli aiuti umanitari internazionali messo in moto ha come destinazioni principali i campi di rifugiati in Libano, Giordania, Turchia, Egitto, Iraq, ma non in Siria. Troppo pericoloso.

E’ nel 2011 che inizia la collaborazione Siria-Italia tra l’azienda italiana Roadrunnerfoot Engineering e Terre Des Hommes Syria. Collaborazione grazie alla quale 10 bambini iraqeni amputati son tornati a camminare.

Il sostegno di Fondazione Prosolidar è stato oggi determinante per inviare una fornitura di kit ortopedici e riavviare i lavori del laboratorio ortopedico in zona di conflitto.
Forno e pompe vacuum - fornite dall’azienda olandese Jos America - protesi e materiali forniti dall’azienda italiana Roadrunnerfoot Engineering srl sono pronti per la difficile destinazione ad un costo ridotto.

E’ infatti la sensibilità dei rispettivi CEO - Caspar America e Daniele Bonacini - che ha dato vita al coraggioso progetto: sostituire le macchine dell’officina ortopedica danneggiate dal conflitto per dare modo ai tecnici di continuare a dare speranza alle vittime.

Saranno 21 le protesi complete che insieme ai materiali per ortesi e riparazioni raggiungeranno circa 40 persone colpite dal conflitto.

L’operato dell’Associazione You Able è del tutto gratuito e volontario, nessun costo di gestione è stato imputato al progetto.

L’appello dell’Associazione è di dare un contributo per aumentare i kit ortopedici che verranno inviati.

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