Le imprese sane e responsabili facciano affari con chi usa i beni confiscati e non con la camorra. Riprendiamoci i patrimoni recuperati alle mafie, per sviluppare insieme economia sociale, restituendo dignità e diritti alle persone più svantaggiate dei nostri territori.
Questo il cuore della proposta, lanciata da un gruppo di cooperative sociali del casertano, tesa a creare la prima rete d’imprese italiana con lo scopo di “accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato nazionale ed internazionale delle organizzazioni che utilizzano i beni confiscati alla criminalità organizzata”. Verrà presentata durante il Festival dell’impegno civile “Le terre di don Peppe Diana”, per costituire la “Rete di imprese per lo sviluppo locale”, ai sensi della normativa che regolamenta i Contratti di rete.
Un invito pubblico rivolto alle imprese, in qualunque forma costituite, a realizzare un Programma comune di rete, centrato su specifici obiettivi strategici, e sostenuto da un “Fondo patrimoniale comune”, che sarà sottoposto all’asseverazione da parte degli organismi a ciò deputati, per far conseguire agli aderenti i benefici fiscali previsti dalla legge. Le imprese, attraverso il Contratto “Rete di imprese per lo sviluppo locale”, s’impegneranno a collaborare e/o coordinare le proprie attività con le organizzazioni che utilizzano i beni confiscati alla criminalità organizzata, scambiandosi informazioni e prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica e/o esercitando in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa.
Possono aderire alla Manifestazione di interesse per la costituzione della Rete, le imprese, in qualunque forma costituite, scaricando l’apposito modulo sul
sito e facendolo pervenire, presso l’APS Comitato don Peppe Diana, Corso Umberto I, n. 153, 81031, Casal di Principe, ovvero all’indirizzo email progettolares@libero.it, entro e non oltre il 3 agosto 2013.
L’iniziativa costituisce un’attività strategica del progetto La RES – Rete di economia sociale, sostenuto dalla Fondazione Con il Sud, di cui è soggetto responsabile l’APS Comitato don Peppe Diana e attuato da un partenariato di 32 soggetti, con il quale s’intende promuovere e sperimentare, su una porzione del territorio casertano, un modello di sviluppo locale integrato, che si snoda su tre obiettivi d’intervento:
- Promozione e implementazione di pratiche e filiere d’economia sociale attraverso l’uso dei beni confiscati alla camorra in un’ottica di rete;
- Promozione delle libertà positive delle persone, a partire da quelle più svantaggiate; il rispetto per le diversità culturali per costruire comunità educative e solidali, valorizzando le buone pratiche di inclusione sociale e i modelli innovativi di welfare;
- Rendere accessibile, trasparente e valutabile da parte dei cittadini l’azione delle pubbliche amministrazioni locali per lo sviluppo locale sostenibile e il contrasto alla criminalità organizzata.
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