Lough Erne. Primo incontro bilaterale fra Enrico Letta e Barack Obama. Il capo del governo italiano incontrerà il presidente Usa a margine dei lavori del G8 Lough Erne intorno alle 14, orario locale.

Primo incontro bilaterale fra Enrico Letta e Barack Obama. Il capo del governo italiano incontrerà il presidente Usa a margine dei lavori del G8 Lough Erne intorno alle 14, orario locale. Sempre oggi, dopo il pre-vertice fra i leader Ue, Letta incontrerà il premier canadese Harper.

Ci sara' il nodo della crescita, cosi' come l'emergenza del lavoro per i giovani - tema fortemente voluto dall'Italia di Enrico Letta - e la lotta all'evasione e all'elusione fiscale. Ma il G8 che si aprira' oggi a Lough Erne, in Irlanda del Nord, sara' dominato dal dossier Siria. Tutti temi che i quattro leader europei che siedono al tavolo del summit - Letta, Merkel, Holland e Cameron - cercheranno di affrontare con una voce sola, dopo essersi confrontati con i vertici europei - il presidente della commissione Jose Manule Barroso e quello del consiglio, Herman Van Rompuy - in un pre-vertice per mettere a punto una strategia comune. Sui temi economici ma anche e soprattutto sulla Siria dove le posizioni, nel vecchio continente, sono ancora a macchia di leopardo su un possibile sostegno ai ribelli.

Sul dossier siriano, riguardo al quale e' arrivato oggi anche l'appello ai Grandi della Terra di Papa Francesco - che ha scritto al 'padrone di casa' David Cameron ''auspicando'' un contributo del Summit per un ''cessate il fuoco'' e per portare tutte le parti al tavolo dei negoziati -, i riflettori sono puntati sull'atteso faccia a faccia tra Obama e Putin. Con il presidente americano che e' ormai convinto del superamento della 'linea rossa', l'uso delle armi chimiche da parte del regime, ed e' pronto ad armare i ribelli. E quello russo, alleato di Bashar al-Assad, orientato invece a ribadire quello che gia' oggi a Londra ha ripetuto senza mezzi termini: niente armi ''a chi mangia le viscere dei suoi nemici''. Posizioni che ''restano lontane'', ha sintetizzato Cameron, che prima di partire per Lough Erne ha incontrato a Dowing Street proprio Putin.

Ma se la Siria fara' da 'piatto forte' - con la politica estera al centro della cena di lavoro dei Grandi di stasera - il primo giro di tavolo, la prima sessione dei lavori, nel pomeriggio, sara' dedicata all'economia. O meglio a crisi e crescita, in un G8 che si pone come 'crocevia' verso il prossimo Consiglio Ue di fine mese e, in prospettiva, verso il G20. E dal quale - e' il forte auspicio italiano - si attendono segnali sul fronte della lotta alla disoccupazione giovanile che Letta si e' battuto divenga parte integrante del comunicato finale del vertice: con un ''riferimento'' esplicito, e' l'obiettivo del premier italiano, che a Lough Erne probabilmente cerchera' la sponda di Obama, attento a quanto sta avvenendo in Europa e da sempre poco convinto della via ultra-rigorista preferita dalla Germania di Angela Merkel. Letta, che domani incontrera' per la prima volta di persona l'inquilino della Casa Bianca.

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