Povertà, mancanza di asili nido pubblici, scuola, tra i temi centrali. Il Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Gruppo CRC) ha diffuso il 6° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione in Italia per l’anno 2012-2013. La conferenza stampa di presentazione si è svolta giovedì 6 maggio a Roma, alla presenza del ministro per il lavoro e le Politiche Sociali, Enrico Giovannini, della viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Cecilia Guerra e dell’autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora.
Povertà ma non solo tra i principali problemi dell’infanzia in Italia. Solo il 14% della popolazione sotto i tre anni risulta presa in carico da parte degli asili nido pubblici. Appena un quarto delle scuole in regola con certificazioni. Ben 29.309 persone di minore età vivono al di fuori della propria famiglia d’origine.
Una sezione del rapporto, curata dalla Uisp, è dedicata al diritto al gioco dei minori e all'accesso allo sport. (Per scaricare la sezione su gioco e sport clicca qui). Parlando di diritto al gioco, in particolare, si evidenzia che tale diritto in Italia è poco garantito. La sezione si concentra sul gioco d'azzardo e il facile accesso a questo tipo di giochi nei luoghi pubblici: "Il Gruppo CRC raccomanda di avviare monitoraggi sulle occasioni di gioco, aggiornando gli indicatori disponibili (ricerche ISTAT), con attenzione specifica ai bambini con disabilità, in ospedale, in situazioni di marginalità sociale e al gioco d’azzardo. Chiede al Governo e all’AAMS – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, in concorso con le Regioni, di promuovere e sostenere la protezione dei minorenni in riferimento al gioco d’azzardo con, in primo luogo, l’adozione di forme comunicative chiare da parte dell’AAMS, tramite l’aggiunta della specificazione “d’azzardo” alla parola “gioco”; all’ANCI e agli Enti Locali di far proprie e promuovere modificazioni regolamentarie adottate da alcune città riferite al gioco libero negli spazi pubblici urbani, facendo tesoro delle esperienze delle organizzazioni che più si sono mosse in questo specifico settore".
Nel rapporto tra sport e minori si evidenzia nella fascia di età 11-14 anni riporta un preoccupante segno negativo per quanto riguarda la pratica. Una vera e propria emergenza tra i minori italiani, inoltre, è rappresentata da una larga diffusione di stili di vita non sani: in Italia il 30% dei minori è sovrappeso o obeso. I relatori chiedono "alle Regioni e agli Enti locali di inserire in modo strutturato e articolato il movimento e lo sport nei piani di prevenzione, di sostenere progetti integrati tra sport, educazione, salute, mobilità e Politiche sociali per favorire la promozione di stili di vita attivi e sani, di certificare la qualità professionale ed etica delle organizzazioni sportive e delle palestre e di sensibilizzare alla prevenzione ambientale dei luoghi di pratica sportiva".
Per scaricare il Rapporto clicca
quiPer informazioni visita il sito
www.gruppocrc.net