Lo abbiamo raccontato nelle settimane scorse nelle pagine lombarde del Corriere dedicate alla «Città del bene»: l’Expo del Terzo settore è a rischio. Bene, oggi la riserva non è sciolta ma qualche segnale positivo va registrato. La grande esposizione del non profit sta diventando un obiettivo realistico.

Il tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita» sembra tagliato su misura per onlus, ong, fondazioni, cooperative sociali. L’area destinata all’Expo dei volontari c’è già: è la cascina Triulza, a Bollate, in provincia di Milano. Si tratta di uno spazio di ottomila metri quadrati.

Ventisei organizzazioni si sono messe assieme e hanno vinto la prima fase di un bando per l’affidamento dello spazio e della sua gestione. Della cordata fanno parte Acli, ACTIONAID ITALIA, AIBI, ANTEAS LOMBARDIA, ARCI, ARCHITETTI SENZA FRONTIERE ITALIA, ARCS, AUSER LOMBARDIA, BANCA POPOLARE ETICA, CONSORZIO CGM, CONSORZIO LIGHT, CTS, FAIRTRADE ITALIA, FORUM NAZIONALE TERZO SETTORE, LEGAMBIENTE, OXFAM ITALIA, UISP d’intesa con ACRA, AGESCI LOMBARDIA, AVIS, COLOMBA-COOPERAZIONE LOMBARDIA, CONFCOOPERATIVE LOMBARDIA, CSVNET LOMBARDIA, LEGACOOP SERVIZI LOMBARDIA, Anfass.

Il problema è che, con la crisi, questi attori faticano non poco a scovare risorse per Expo. Ora si tratta di partecipare alla fase due del bando entrando nel dettaglio del progetto. E qui è cruciale saper far di conto. La riqualificazione della cascina è a carico di Expo Spa. Ma poi il consorzio dei vincitori dovrebbe occuparsi dell’allestimento. Si tratterebbe di mettere sul piatto circa 3 milioni e mezzo. Poi servirebbero altri 2 milioni per organizzare le attività che saranno proposte dentro il salone.

«Ora abbiamo contatti con fondazione Cariplo per creare un’Expo diffusa sul territorio. Il governo e gli enti locali ci mandano segnali di disponibilità», racconta Sergio Silvotti, portavoce del Terzo Settore della Lombardia. Nello stesso tempo è arrivato il momento di mobilitarsi dal basso.

Segnatevi questa mail: expo@forumterzosettore.it Il forum cerca idee, suggerimenti, proposte. Si sta già attivando per creare una rete di accoglienza per ospitare i visitatori di Expo che non possono permettersi il costo di un albergo. Expo parte a maggio del 2015. Ma a dare una mano si comincia adesso.

di Rita Querzé

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