"Da qui fino a giugno ci concentreremo sul piano giovani". L'annuncio e' del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che, in un'intervista a 'La Repubblica', si pone l'obiettivo di ridurre di otto punti la disoccupazione giovanile, portandola al 30%. In campo potrebbero esserci 10-12 miliardi, liberabili dopo l'uscita dalla procedura per deficit eccessivo. "Ci sono interventi costosi e altri no", osserva il ministro, "e per quelli che costano bisognera' aspettare le conclusioni del Consiglio europeo". Tra i secondi ci sono le correzioni ai contratti termini, con la riduzione dell'intervallo obbligatorio tra un periodo di lavoro e l'altro.

Intanto la leader del Cgil, Susanna Camusso, ha chiesto di porre fine alla pratica degli stage gratuiti, esortando a far si' che "i contratti formativi" abbiano "come obiettivo la stabilizzazione del rapporto di lavoro". "Nessuno dei nostri padri si e' trovato di fronte a una crisi come questa con conque anni consecutivi di recessione", ha sottolineato in un'intervista a repubblica. Per questo, tra le urgenze, "non c'e' quella di ridurre i vincoli ai contratti a termine bensi' quella di disegnare un sistema di ammortizzatori sociali universali". E per ora le prime linee del governo su questo fronte sono solo "indicazioni".

Per fare ripartire le assunzioni, secondo Susanna Camusso servono piu' investimenti perche' "in un paese come il nostro bisogna capire che il nuovo lavoro va creato" ma anche l'introduzione di una "fiscalita' di vantaggio per chi assume. E credo - osserva - che si debba operare sul fisco piu' che sui contributi sociali per gli effetti negativi, in termini di costi per la collettivita', che potrebbe avere una riduzione dei contributi ai fini previdenziali". "Cio' che e' importante e' che non si diano sgravi a pioggia" perche' "alla fine i rapporti di lavoro resterebbero in piedi fino a quando ci saranno gli sconti fiscali". Dunque "servirebbe un meccanismo premiale: lo sconto fiscale va a chi stabilizza nel tempo il rapporto di lavoro".

Infine un messaggio a Confindustria: "dopo una lunga stagione di scontro e' giunto il momento di dare regole ai rapporti tra le parti. I tempi sono piu' che maturi e i sindacati sono pronti: hanno una proposta unitaria che speriamo possa essere accolta dalla Confindustria nelle prossime ore. Speriamo prevalga il buon senso e non la vecchia logica delle divisioni". (AGI) - Roma, 20 mag.

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