Sviluppo urbano sostenibile e la diffusione di buone pratiche nella progettazione, nello sviluppo e nella gestione degli spazi pubblici nelle nostre città. Sono questi i due punti qualificanti dell'accordo quadro siglato oggi, tra l'Istituto nazionale di urbanistica (Inu) e il Programma insediamenti umani delle Nazioni Unite, UN-Habitat, nell'ambito dell'evento conclusivo della seconda edizione della Biennale dello spazio pubblico, tenutosi a Roma.
L'accordo sottoscritto dal presidente dell' Inu Federico Oliva e dal responsabile relazioni internazionali di UN-Habitat, Thomas Melin, consisterà nella condivisione di informazioni, conoscenze, competenze. Le due organizzazioni inoltre realizzeranno pubblicazioni e progetti congiunti e promuoveranno e organizzeranno eventi e conferenze nazionali e internazionali. Del resto l'accordo viene a termine di un percorso di collaborazione tra i due soggetti che ha visto nel settembre scorso la partecipazione dell' Inu alla sesta edizione del World Urban Forum, organizzato a Napoli da UN-Habitat, e di quest'ultima alla Biennale dello spazio pubblico in programma a Roma fino a domani.
Inoltre è stato svolto un lavoro comune nel processo di redazione della "Carta dello Spazio Pubblico", che si concluderà con l'adozione del documento nella plenaria conclusiva della Biennale. Entrambe le organizzazioni auspicano che questo percorso comune sulla Carta si concluda alla terza Conferenza Onu sugli Insediamenti Umani, che si terrà nel 2016.
UN-Habitat, che ha sede in Kenya ed è presente in più di 70 Paesi nel mondo, si occupa in particolare del monitoraggio della realizzazione dell'Agenda Habitat, che mira a migliorare la condizione dei poveri nelle città e alla diffusione e all'applicazione di metodi e politiche che consentano di rendere i centri urbani maggiormente inclusivi e sostenibili. Alla Biennale UN-Habitat, ha organizzato due seminari: il primo sulla definizione di indicatori per valutare la qualità degli spazi pubblici e il secondo sulla presentazione di esperienze pilota nei paesi in via di sviluppo.