I Social Impact Bond (d’ora in poi, SIB) sono uno strumento finanziario innovativo attraverso cui enti privati forniscono il capitale iniziale per la gestione di progetti sociali di natura preventiva (come l’educazione sanitaria o il reinserimento dei carcerati recidivi nel tessuto sociale) dietro garanzia da parte di uno o più enti pubblici di elargire, come remunerazione sul capitale investito, parte dei risparmi generati per le casse pubbliche dal successo dei progetti stessi (nei casi sopra menzionati, meno malati e meno carcerati). La remunerazione avviene solo se i programmi raggiungono obiettivi sociali prefissati.
Il risultato dell’introduzione dei SIB è che il rischio di fallimento di progetti sociali preventivi è trasferito dal settore pubblico a quello privato. Al circolo vizioso di cui sopra si sostituisce un circolo virtuoso in cui i risparmi generati dai programmi sociali preventivi di successo possono essere re-investiti nell’espansione di programmi similari, così liberando ulteriori risorse a beneficio della comunità.
I SIB comportano numerosi benefici per tutte le parti interessate. Gli enti pubblici favoriscono l’innovazione sociale senza rischiare di sperperare i soldi dei contribuenti in programmi inefficaci; gli investitori diversificano il proprio portfolio, rispondendo anche alla propria responsabilità sociale d’impresa; le organizzazioni non profit beneficiano di finanziamenti più stabili e consistenti; i cittadini vedono aumentare l’offerta di servizi sociali per la comunità.