Il 2 aprile l'Assemblea generale dell'Onu ha definitivamente approvato ‘Arms trade treaty (Att - il trattato sul commercio delle armi convenzionali) che ha ricevuto il voto positivo della stragrande maggioranza dei membri delle Nazioni Unite, fissando la data del 3 giugno 2013 per l'apertura della firma del trattato, che entrerà in vigore novanta giorni dopo la quinta ratifica. Il principale cambiamento rispetto al luglio 2012, quando l'Att è stato negoziato per la prima volta all'Onu è indubbiamente il forte ed attivo sostegno dato dal presidente Usa Barack Obama alla conclusione del trattato che invece non è stato approvato da Paesi come Iran, Siria e Corea del Nord.
La Commissione europea è comunque preoccupata perché «L'astensione dal voto in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di numerosi importanti paesi esportatori e importatori di armi mette in questione il grande consenso politico registrato intorno agli obiettivi dell'Att. È tuttavia positivo che questi Paesi si siano tutti impegnati a condurre un processo interno di analisi interagenzie del testo del trattato, che determinerà la loro posizione futura in relazione all'Att». Catherine Ashton, Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza dell'Ue, ha ricordato che «L'Ue e i suoi Stati membri sono a favore di una firma e di una ratifica tempestive del trattato sul commercio delle armi, in particolare perché possiamo approfittare della dinamica creata dal recente voto dell'Assemblea generale per assicurare una rapida implementazione. Definendo standard comuni legalmente vincolanti per l'importazione, l'esportazione e il trasferimento delle armi convenzionali l'Att renderà il commercio delle armi maggiormente responsabile e trasparente. Il trattato potrà contribuire a rafforzare la pace e la sicurezza internazionali».
A parte che ci sarebbe molto da discutere sulla "maggiore trasparenza" del commercio di armi anche se legale, è comunque vero che il commercio illegale o scarsamente controllato di armi convenzionali è certamente una delle principali cause degli oltre 740 000 uomini, donne e bambini che vengono trucidati in guerre e guerriglie e nella violenza armata, per questo fa bene la Commissione europea a dire che «La rapida entrata in vigore dell'Att riveste quindi la massima importanza e si raccomanda pertanto che il maggior numero possibile di Stati membri firmi il trattato il 3 giugno 2013 in occasione della cerimonia solenne».
Dato che l'Att riguarda questioni che sono di esclusiva competenza dell'Ue come, ad esempio, i controlli all'importazione e all'esportazione, gli Stati membri possono decidere di aderire all'Att soltanto previa autorizzazione del Consiglio su proposta della Commissione, per questo oggi la Commissione europea ha proposto una decisione del Consiglio che autorizza gli Stati membri dell'Ue firmare l'Att e ricorda che «L'Att intende rendere il commercio legale di armi convenzionali sia maggiormente responsabile imponendo elevati standard internazionali comuni su importazioni, esportazioni e trasferimenti. Esso prevede la valutazione dei trasferimenti di armi nonché misure volte a prevenire il dirottamento delle armi convenzionali dagli Stati esportatori e importatori. Essa accresce inoltre la trasparenza del commercio di armi prescrivendo la tenuta di registri e la rendicontazione al Segretariato e ad altre parti contraenti. Le disposizioni dell'Att coprono le armi convenzionali delle seguenti categorie: carri armati da battaglia, veicoli da combattimento blindati, sistemi di artiglieria di grande calibro, aerei da combattimento, elicotteri da attacco, navi da guerra, missili e lanciamissili nonché piccole armi e armi leggere. Il trattato copre anche le munizioni nonché le parti e i componenti».
Il commissario Ue all'industria e all'imprenditoria, Antonio Tajani, ha sottolineato che «L'obiettivo del trattato sul commercio delle armi è contribuire alla pace, alla sicurezza e alla stabilità internazionali e regionali disciplinando il commercio internazionale di armi convenzionali de eradicando il commercio illecito di armi. Il trattato è essenziale per colmare le lacune giuridiche in relazione al commercio non regolamentato di armi convenzionali a livello internazionale e per contribuire al processo di consolidamento della pace e alle iniziative umanitarie».