L'Italia è al 17mo posto. Le condizioni peggiori per mamme e figli si ritrovano nell'Africa sub-sahariana.

E' la Scandinavia il paese 'ideale' per la vita da mamma. E' quanto rivela il 14esimo Rapporto di Save the Children sullo Stato delle madri nel mondo, che colloca al primo posto Finlandia, Svezia e Norvegia in una classifica in cui l'Italia appare al 17esimo posto. L'analisi, realizzata in occasione della Festa della mamma e compiuta su 176 Paesi, si basa su cinque fattori: salute materna e rischio di morte per parto, benessere dei bambini e tasso di mortalita' entro i 5 anni, grado di istruzione, condizioni economiche e Pil procapite, infine partecipazione politica delle donne al governo.

Le condizioni peggiori per mamme e figli si ritrovano nell'Africa sub-sahariana, regione di cui fanno parte gli ultimi dieci Paesi della classifica, e dove in media una donna su 30 continua a morire per cause legate a gravidanza o parto cosi' come un milione di neonati non sopravvive alle prime 24 ore.

L'Italia, al 17esimo posto, registra livelli alti sia per quanto riguarda il tasso di mortalita' femminile per cause legate a gravidanze e parto (1 ogni 20.300) che quello di mortalita' infantile (3,7 ogni 1000 nati vivi), attestandosi in alto anche nell'ambito dell'istruzione, pari a 16 anni di formazione scolastica. Numeri che tuttavia non nascondono la scarsa percentuale media di partecipazione politica delle donne italiane (20,6%) che, nonostante l'incremento registrato nelle ultime elezioni, posizionano il Bel Paese distante anche da Paesi quali Angola (38%), Afghanistan (27%) e Mozambico (39%).

Salta all'occhio nel rapporto il 30esimo posto occupato nella classifica generale dagli Usa per lo stato di benessere delle mamme e dei loro figli: tra i paesi industrializzati, gli Stati Uniti addirittura guidano la triste classifica per mortalita' dei neonati, con piu' di 11.000 bambini americani che ogni anno non sopravvivono al loro primo giorno di vita. Sebbene dal 1990 il tasso di mortalità dei bambini entro i 5 anni di vita e la mortalita' delle mamme siano calati rispettivamente del 40% e 50%, ogni giorno nel mondo 800 donne muoiono ancora per cause legate alla gravidanza o al parto, mentre sono quasi 7 milioni i bambini che muoiono prima di compiere 5 anni, di cui 3 milioni non superano il mese di vita. E tutto questo avviene per cause che si possono prevenire e curare, come infezioni, prematurita', complicazioni da parto.

La quasi totalita' delle morti di neonati e delle loro mamme (rispettivamente il 98 e il 99%) si verifica nei Paesi in via di sviluppo, dove e' fatale la mancanza di servizi sanitari di base e di assistenza prima, durante e dopo il parto. "Alla base del problema c'e' la persistente differenza tra la salute nei Paesi piu' ricchi e in quelli piu' poveri", ha commentato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children. "E' evidente - continua - che dove le madri sono piu' forti dal punto di vista fisico, finanziario e sociale, i figli hanno piu' probabilita' di sopravvivenza". Alla vigilia della Festa della Mamma, Save the Children ha lanciato un appello, con Paola Cortellesi come testimonial, affinche' questa diventi un'occasione per sostenere gli interventi a favore della salute materno-infantile dell'organizzazione nei paesi maggiormente in difficolta'.

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