La cultura del dono cerca di farsi spazio e trovare nuove modalità per sensibilizzare il pubblico. Sono tante le persone che, quotidianamente, decidono di donare una parte dei propri risparmi a sostegno di una buona causa, ma numerosi sono anche coloro che vorrebbero donare e poi rimandano per molteplici fattori (scarsa informazione, confusione in merito agli strumenti da utilizzare, difficoltà economiche contingenti ecc.)
Per semplificare un gesto che spesso è ritenuto “macchinoso”, anche il colosso Google ha lanciato un sistema ad hoc (attualmente disponibile solo negli Stati Uniti per dispositivi Android): si tratta dell’app One Today, una piattaforma mobile che ha il pregio di rendere immediata la donazione, con un solo click. La cifra da donare? Massimo 1 dollaro.
Ciò consente di sostenere persino un progetto diverso al giorno e scoprire in maniera dettagliata in che modo ciascun dollaro contribuirà alla causa in corso (con la possibilità di coinvolgere anche i propri amici al dono). L’applicazione propone quotidianamente diversi progetti tra cui scegliere, in base ai propri interessi (c’è chi preferisce sostenere associazioni che si occupano d’infanzia, chi movimenti ambientalisti ecc.), e ogni transazione è gestita da Google Wallet, un altro servizio di Google che consente di pagare utilizzando lo smartphone invece della carta di credito.
One Today probabilmente arriverà presto anche nel nostro Paese. Nel frattempo, possiamo dire di aver già anticipato i tempi grazie a uidu.org! Dalla pagina dedicata alla donazione, infatti, è possibile sostenere l’organizzazione del cuore in pochi click e in tutta semplicità e sicurezza. Senza dimenticare un particolare: il network socialmente utile è 100% italiano!
Donare è un gesto d’amore, non dimenticatelo mai.
di Chiara Casablanca
Copywriter e digital PR freelance, consulente di marketing sociale per aziende e Terzo Settore, è laureata in Scienze Politiche ind. sociologico. Comunicare responsabilmente per lei significa informare, educare, innovare. Si interessa di fundraising, media education, progettazione partecipata.