"Un'austerità senza speranza può diventare il detonatore di una crisi generalizzata". Secondo il presidente di Consob occorre fare di più per far ripartire l'economia''Il nostro nemico non e' piu' fuori di noi e dentro gli inafferrabili mercati, ma nelle imprese che chiudono e nel lavoro che manca''. Lo ha detto il presidente della Consob Giuseppe Vegas nel discorso annuale invitando, passato l'effetto ''contagio'' sullo spread, a guardare a quella parte ''imputabile solo a noi''. ''Dopo vent'anni di stagnazione economica e cinque di intensa crisi, ci siamo resi conto che i rimedi congiunturali non sono sufficienti.

Bisogna fare di piu'' ha spiegato Vegas perche' ''bisogna mettere l'economia produttiva in grado di ripartire''. Il presidente della Consob ha quindi detto alla platea riunita a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa: ''il Paese, pur nelle difficolta' del presente, ha tutti i requisiti per poter partecipare da protagonista alla crescita dell'Europa''. Vegas, nel corso del suo discorso, ha anche evidenziato che ''se la parsimonia della spesa pubblica e il rispetto delle ragioni dei contribuenti debbono costituire la stella polare dell'azione di ogni governo, il necessario risanamento dei conti pubblici nei Paesi piu' indebitati dell'Eurozona non puo' che realizzarsi in un quadro di crescita economica''. Questo aspetto e' ''la condizione indispensabile per migliorare i parametri di finanza sui quali vengono costruite le manovre. Il risanamento - ha aggiunto - non puo' che avvenire attraverso un approccio piu' graduale rispetto a quanto ad oggi previsto dal fiscal compact'' '

'Un'austerita' senza speranza puo' diventare il detonatore di una crisi generalizzata''. Giuseppe Vegas, presidente della Consob, nella sua relazione ai mercati finanziari, in corso a Piazza Affari a Milano, sottolinea i rischi di un eccessivo ricorso a misure di austerità sui conti pubblici a scapito della crescita economica. ''Se la parsimonia nella spesa pubblica e il rispetto delle ragioni dei contribuenti debbono costituire la stella polare dell'azione di ogni governo - spiega Vegas - il necessario risanamento dei conti pubblici nei Paesi più indebitati dell'Eurozona non può che realizzarsi in un quadro di crescita economica.

Un rilancio della crescita del Pil, continua il presidente della Consob, ''costituisce la condizione indispensabile per migliorare i parametri di finanza pubblica sui quali vengono costruite le manovre''. Inoltre ''il risanamento non puo' che avvenire attraverso un approccio piu' graduale rispetto a quanto ad oggi previsto dal fiscal compact''. Vegas sottolinea che ''resta ancora difficile il ripristino del canale di trasmissione della politica monetaria al settore reale''. Le iniezioni di liquidita' decise dalle banche centrali ''non rappresentano di per se' soluzioni sufficienti e di lungo periodo'' e ''la risposta va trovata agendo direttamente nell'economia reale. A cominciare dalla revisione del perimetro dell'intervento pubblico e dalla effettiva liberalizzazione dei mercati''.

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