ANCHE POWELL ALLA FIRMA DELL'ACCORDO
NAIROBI. Stamattina alle 10 nello stadio della capitale Nairobi, presenti una ventina di capi di Stato e di governo e anche il segretario di stato Usa Powell, è stato firmato l'accordo di pace che pone ufficialmente
fine alla ventennale guerra civile sudanese tra il Nord arabo e
musulmano e il Sud, nero e cristiano-animista. Lo hanno firmato due
nemici storici: il presidente Omar al Bashir e John Garang, capo
dell'Spla (Esercito popolare di liberazione sudanese).
Fuori dall'intesa il Darfur, che però potrebbe risentire dell'effetto
domino dell'accordo di pace che l'Italia ha seguito da vicino e di cui sarà uno dei garanti. Negoziato in Kenya per quasi tre anni, l'accordo prevede una spartizione del potere - Garang diventerà vice presidente - e delle ricchezze petrolifere, e un periodo di transizione di sei anni durante il quale il Sud sarà autonomo.
Trascorsi i sei anni, il Sud, con un referendum, deciderà se restare unito al resto del paese o diventare indipendente.
Scoppiato nel 1983, il conflitto africano, ha causato almeno un milione e mezzo di morti.
La Stampa, 9 gennaio 2005