1. Vendere impatto invece di cercare sostegno. Facendo emergere il valore “esteso” del proprio lavoro verso un profit che tenderà a misurare sempre piu il “ritorno sociale dell’investimento”.
2. Valorizzare e rendere riconoscibile la mission. Elaborata in modo chiaro e attualizzata nel tempo per cogliere tutte le connessioni con i terreni di impegno dell’impresa.
3. Costruire relazioni su un piano paritario. Comprendendo la logica che sta dietro all’agire aziendale, sgombrando il campo da pregiudizi o preconcetti per costruire un capitale relazionale piuttosto che rapporti funzionali o estemporanei
4. Ampliare gli orizzonti dell’interazione. Il sostegno economico-finanziario è solo uno di questi, con il profit si possono innescare circuiti di scambio altrettanto preziosi sul piano della visibilità, del coinvolgimento del sistema degli stakeholder, di messa a disposizione di competenze.
5. Rappresentare una risorsa. Il punto di vista del non profit può essere decisivo per cogliere nuove opportunità di crescita del business o fare innovazione sociale su temi rilevanti per il settore dell’impresa, dimostriamoglielo.
6. Puntare sulle persone. Le aziende hanno a cuore i loro collaboratori, e il loro coinvolgimento in progetti sociali o di volontariato d’impresa è una leva premiante sul piano della motivazione e della fidelizzazione dei talenti.
7. Assicurare efficienza. Qualsiasi azienda (a volte le piccole sono attente più delle grandi) pretende garanzie massime che le sue risorse siano spese al meglio.
8. Garantire accountability. Ne consegue che i criteri di misurazione dei risultati devono essere esplicitati, meglio se attraverso Bilanci di missione o l’adesione a organismi di terza parte.
9. Strutturarsi allo scopo. Dimostrare di essere in grado di gestire i rapporti in modo organizzato e “professionale” altrimenti la relazione apparirà come eccessivamente onerosa e potrebbe non replicarsi o non decollare del tutto.
10. Autorevolezza prima di tutto. Last but not least, essere percepiti come soggetti credibili, autorevoli e competenti – o lavorare per esserlo - sono il pre-requisito della relazione stessa.