“E’ importante che il ministero si sia costituito parte civile nel processo relativo al naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio. Il danno  ambientale  non può essere trascurato. L’incidente ha provocato  danni alla flora e alla fauna in un’area tanto pregiata quanto fragile e ed è quindi corretto insistere sul riconoscimento di questo aspetto, che potrà essere complessivamente valutato solo quando il relitto verrà spostato”.

Questa la dichiarazione di Legambiente sul caso Concordia.

“E’ fondamentale riconoscere il risarcimento per le vittime e per gli enti locali colpiti – ha concluso l’associazione – ma è importante rispettare anche  l’ambiente che ci circonda”.

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