Rappresentanti dei governi, dei lavoratori e dei datori di lavoro di 51 Stati di Europa e Asia centrale hanno adottato una risoluzione per promuovere la crescita e i posti di lavoro nella regione.

IX Riunione Regionale Europea

OSLO (ILONews) — Nel tentativo di ristabilire la fiducia nella crescita e nella creazione di occupazione nella regione, la IX Riunione regionale europea dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha adottato la Dichiarazione di Oslo.

La Dichiarazione, che rafforza il ruolo dell’ILO in Europa e in Asia centrale, servirà ad aiutare i paesi colpiti dalla crisi a superare le sue conseguenze negative sul piano economico, sociale e politico e a ristabilire la fiducia.

"Vi assicuro che saremo estremamente accurati nell’utilizzare la Dichiarazione di Oslo e nel formulare le nostre idee e attività in Europa”
Guy Ryder

«Vi assicuro che saremo estremamente accurati nell’utilizzare la Dichiarazione di Oslo e nel formulare le nostre idee e attività in Europa», ha affermato il Direttore Generale dell’ILO, Guy Ryder, nel suo intervento conclusivo. Il Direttore ha anche ringraziato il Governo norvegese che ha ospitato la Conferenza regionale per il suo sostegno nel raggiungere questo risultato.

La Dichiarazione di Oslo fa riferimento al Patto Globale per l’Occupazione adottato dalla Conferenza Internazionale del Lavoro dell’ILO nel 2009, e chiede l’adozione «di misure sostenibili che promuovano posti di lavoro, crescita e giustizia sociale».

«Il consolidamento fiscale, le riforme strutturali e la competitività, da un lato, e le misure di stimolo, gli investimenti nell’economia reale, l’occupazione di qualità, l’aumento del credito per le imprese, dall’altro lato, non devono essere considerati come modelli in contrasto tra loro».

La Dichiarazione chiede all’ILO di assistere i paesi europei e dell’Asia centrale nel formulare riforme solide e eque. L’ILO dovrebbe promuovere politiche per:

  • incoraggiare il lavoro dignitoso e la creazione di occupazione, tra cui misure macroeconomiche favorevoli all’occupazione e investimenti nell’economia reale, promuovere un contesto favorevole alla creazione di imprese, alla competitività e allo sviluppo sostenibile, tutto nel rispetto dei diritti fondamentali del lavoro;
  • migliorare la qualità del lavoro e ridurre il gap salariale tra uomini e donne;
  • costruire e preservare la fiducia delle imprese e la loro sostenibilità, in particolare delle piccole e medie imprese;
  • aiutare chi cerca lavoro attraverso politiche attive del lavoro che siano efficienti ed efficaci, in particolare quelle per i giovani e i lavoratori più anziani, e promuovere una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro;
  • affrontare le discrepanze tra competenze dei lavoratori e bisogni del mercato del lavoro;
  • promuovere l’applicazione della Call for Action sulla crisi dell’occupazione giovanile adottata nel 2012 dalla Conferenza Internazionale del Lavoro dell’ILO;
  • aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo, in particolare nelle tecnologie innovative e nella green economy;
  • promuovere sistemi di protezione sociale adeguati e sostenibili;
  • incoraggiare, a tutti i livelli, un dialogo sociale forte e responsabile tra governi, datori di lavoro e lavoratori che contribuisca ad una distribuzione equa dei redditi, al progresso sociale e alla stabilità;
  • sostenere la piena realizzazione della Dichiarazione dell’ILO sulla giustizia sociale del 2008, con particolare attenzione ai diritti fondamentali del lavoro.

La Dichiarazione di Oslo chiede all’ILO una risposta di portata straordinaria per contrastare la crisi in Europa, tra cui ricerche, analisi, pareri e assistenza agli Stati membri, scambio di esperienze e capacity building.

Il documento chiede anche più collaborazione e coerenza delle politiche con le altre agenzie internazionali e regionali e con i forum, in particolare il G20, FMI, OCSE, Banca mondiale, Unione Europea e Commissione economica eurasiatica.

Gli Stati membri dell’ILO della regione europea e dell’Asia Centrale si incontrano ogni 4 anni per definire le politiche e stabilire le priorità per la regione. 38 ministri, tra cui il Ministro del lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, e vice-ministri hanno partecipato alla riunione che ha visto la partecipazione di oltre 500 rappresentanti provenienti dai 51 Stati della regione.

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