L’Alleanza delle Cooperative Sociali scrive ai 10 saggi nominati dal Capo dello Stato. Obbiettivo della lettera, diffusa ieri attraverso una nota stampa, sottolineare con forza la necessità «che l’investimento per l’innovazione e lo sviluppo delle politiche sociali entri a pieno titolo tra gli interventi finalizzati al superamento della crisi e alla ripresa della crescita del Paese».
Tra i punti principali evidenziati nel testo, il mantenimento dell'Iva per le prestazioni dei servizi socio-sanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali al 4%, la realizzazione di modelli di welfare che sostengano le famiglie attraverso lo sviluppo di una rete di servizi, il rilancio del Servizio Civile, la promozione dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e la ricerca di criteri che favoriscano la sussidiarietà del federalismo fiscale, un traguardo, quest’ultimo, il cui raggiungimento potrebbe essere favorito «rendendo stabile il 5x1000 e semplificando le agevolazioni fiscali per le donazioni a enti e organizzazioni senza scopo di lucro».
Il mondo della cooperazione sociale rappresenta oggi circa 12.000 imprese, 380mila lavoratori e oltre 6 milioni di cittadini-utenti assistiti ogni giorno.