Il commento di Oxfam. Il voto delle Nazioni Unite per l’adozione di un trattato globale sul commercio internazionale delle armi è un momento storico. Oxfam, che insieme ad Amnesty International e ad altre organizzazioni ha lanciato nel mondo la campagna Control Arms – in Italia “Controllarmi” - dichiara che il voto – giunto dopo sei anni di negoziati diplomatici e dopo più di dieci anni di impegno della società civile – manda un chiaro segnale ai mercanti d’armi e ai governi senza scrupoli che il loro tempo è giunto.
Anna Macdonald, responsabile della campagna Control Arms per Oxfam dichiara: “Finalmente abbiamo un trattato internazionale vincolante che regola il commercio internazionale e che manda un segnale forte ai mercanti d’armi e ai dittatori, che non saranno più in grado di operare impuniti: un risultato importante per Oxfam che ha fatto campagna su questo per più di un decennio. La violenza armata e il conflitto sono tra le maggiori cause di povertà: ridurre la quantità di armi e proiettili che sono commerciati ogni giorno renderà la vita delle persone migliore.
Il trattato offre un nuovo insieme di regole applicabili a tutti i trasferimenti internazionali di armi e munizioni, e creerà obblighi vincolanti per i governi, che dovranno dichiarare che i trasferimenti di armi non saranno utilizzati per abusi sui diritti umani, terrorismo, crimine transnazionale organizzato o violazioni dei diritti umani. I governi dovranno rinunciare ai trasferimenti di armi in caso ci sia il rischio che i compratori li utilizzino per violare i diritti umani o commettere crimini di guerra.
“E’ essenziale che tutti gli stati che hanno sostenuto il Trattato – Italia inclusa - procedano speditamente alla sua ratifica. Per questo chiediamo al Parlamento Italiano, sovrano su questi temi, di dare priorità alla ratifica del trattato e alla sua attuazione con i più alti standard possibili: solo così sarà possibile farlo entrare in vigore prima possibile” dichiara Elisa Bacciotti, Direttrice Campagne e Cittadinanza Attiva di Oxfam Italia.