REGGIO CALABRIA - "Con la testa e con il cuore si va ovunque". E' il titolo
del libro scritto da Giusy Versace, l'atleta paralimpica calabrese che ha
presentato il volume nella sua città natale, Reggio Calabria. Nella sala "Nicola
Calipari" di Palazzo Campanella, sede del consiglio regionale, la sportiva ha
raccontato la sua storia di ragazza che aveva tutto e che, a causa di un
incidente, ha perso le gambe ritrovandosi su una carrozzina. Ad ascoltarla con
grande attenzione ed interesse, tantissimi studenti ospiti dell'incontro insieme
al governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, al giornalista Piero
Sansonetti e allo psichiatra Pasquale Romeo. "Questo più che un libro è per me
un diario - ha dichiarato Versace ai giovani presenti nella sala Calipari -
Scriverlo non è stato facile. Dopo l'incidente sono stata curata nel centro
protesi di Budrio dove ho incontrato tante persone con gravissimi problemi. Io
mi sentivo un mostro - ha confidato la sportiva - e se non avessi avuto gli
affetti non ce l'avrei mai fatta. Le persone che mi stavano accanto sono state
senz'altro più brave di me".
L'atleta ha invitato i ragazzi che l'ascoltavano in gran silenzio "a non
scappare mai dal dolore. Non allontanatevi da chi ha bisogno della vostra
presenza, del vostro conforto, di una vostra parola per tirarsi su. Io - ha
ricordato Versace - mi sono voluta alzare dalla carrozzina e mi sono messa a
correre per lanciare un messaggio forte. Sono convinta che, finché i disabili si
nasconderanno, la gente avrà sempre paura del diverso". La sportiva ha rivelato
di aver incontrato Dio nella malattia, di aver scoperto la bellezza del donarsi
agli altri attraverso il volontariato. "Nel libro - ha sottolineato - ho cercato
di mettere in luce tutto questo, di esprimere quanto di buono e positivo ho incontrato anche nella mia dolorosa esperienza".
Ben felice di aver presentato il libro nella sua città, Giusy Versace ha
esortato i giovani presenti all'incontro a non dimenticar mai la Calabria. "Io
vivo a Milano - ha detto - ma guai a chi parla male della mia terra. Non siamo
solo mafiosi e delinquenti. La Calabria va difesa e valorizzata perché può dare
tanto. Non dimenticate mai le vostre origini. Con la testa e con il cuore si va
ovunque, ma senza la propria storia non si va da nessuna parte". (msc)