Tra i firmatari, Cécile Kyenge Kashetu, neo deputata del Partito Democratico: «Bisogna partire da una nuova coesione sociale, riconoscendo il valore del meticciato».
Il razzismo è un’emergenza. Il “rapporto ombra” europeo dell’Enar, uscito in questi giorni, ci conferma un incremento delle discriminazioni razziali a sfondo etnico e religioso, in particolar modo nei confronti delle donne e dei musulmani con un forte accento sull’islamofobia. Le anticipazioni del rapporto trimestrale dell’Unar, invece, ci parlano di un 25% di segnalazioni di accuse a sfondo razzista avvenute via web, di un 21,5% sul luogo di lavoro e di un 14,5% nella vita pubblica, in un quadro che copre un 45,6% di discriminazioni dirette per motivi etnico religiosi: questi i dati del solo trimestre ottobre-dicembre 2012 del contact center dell’Unar. Altre fonti come l’istituto di pediatria rende nota una ricerca in cui si cita un 20% di adolescenti, fra i 12 e i 14 anni, che ritengono giusto essere razzisti e quindi discriminare per motivi di colore, religione o appartenenza i loro coetanei.
«Nella settimana interculturale contro il razzismo indetta dall’Onu puntiamo l’attenzione sul vero cambiamento culturale che deve avvenire nel paese: il rispetto dei diritti e l’inclusione di tutti, come la legge sulla cittadinanza e la promozione di una nuova e forte coesione sociale basata sul valore del meticciato e sul riconoscimento delle competenze e della ricchezza che esso può portare anche in tema di crescita economica, sono emergenze italiane non più prorogabili – ha commentato l’On. Cécile Kyenge (Pd) –. Al fine di dare un concreto segno della nostra ferma volontà in questo senso, abbiamo presentato al Parlamento il 21 marzo un disegno di legge sull’acquisto della cittadinanza a firma Bersani, Speranza, Chaouki e Kyenge».