ROMA - L'attenzione ai diritti delle persone con disabilità deve essere prestata ogni giorno e non solo in concomitanza di eventi come quello della Giornata Internazionale delle Persone con Sindrome di Down che si celebra oggi. A sostenerlo è l'Anffas, che per quanto concerne in particolare le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale sottolinea l'importanza della tutela del diritto alla formazione ed informazione, "elemento troppo spesso sottovalutato o non preso in considerazione".

L'Anffas, in una nota, riafferma la "necessità di continuare a lavorare per eliminare le barriere relative all'accesso alla formazione ed informazione e alla partecipazione attiva a tutti gli ambiti della vita", nonché all'accesso al mondo del lavoro "vero". Concetti che saranno portati all'attenzione dell'opinione pubblica anche il prossimo 7 aprile 2013, giorno in cui si svolgerà "Anffas in Piazza - VI Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale", la manifestazione nazionale promossa e organizzata da Anffas Onlus volta a sensibilizzare ed informare i cittadini sui temi della disabilità intellettiva e/o relazionale.

"Sono migliaia le persone con sindrome di Down" dichiara Roberto Speziale, Presidente nazionale dell'Associazione "che afferiscono ad Anffas. Cinquantacinque anni fa - quando l'Associazione è stata fondata - la maggior parte di loro viveva vite brevi, di esclusione dal mondo della scuola e del lavoro, di negazione dell'espressione di abilità e potenzialità". "Oggi - prosegue - grazie ai progressi scientifici e culturali, ma anche all'impegno delle famiglie, fortunatamente le loro possibilità di affermazione e raggiungimento di una buona qualità della vita sono considerevolmente aumentate. Ma c'è ancora molto da fare, soprattutto nel campo dell'inclusione scolastica e lavorativa e della piena partecipazione alla nostra società".

"Anffas - conclude Speziale - proprio in questi mesi sta diffondendo anche in Italia, attraverso il progetto Pathways 2 (realizzato in collaborazione con Inclusion Europe e co-finanziato dal Programma per l'apprendimento dell'Unione Europea) strumenti ed esperienze relative al "linguaggio facile da leggere" utili a garantire l'accesso alla formazione ed informazione delle persone con disabilità intellettiva. Speriamo che questi strumenti possano trovare la massima applicazione anche nel nostro paese e che possano rappresentare opportunità in più per tutte le persone con sindrome di Down, e non solo".

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