Comitato Parchi per Kyoto: dal 2007 ad ora 76.051 alberi piantumati.
In Europa la superficie forestale è cresciuta del 30% rispetto al 1950. Un valore ambientale ma anche economico, secondo Assocarta.
Sono necessarie azioni diffuse sul territorio per tutelare e incrementare il nostro patrimonio forestale: per questo Federparchi, Kyoto Club e Legambiente nel 2007 hanno dato vita al Comitato Parchi per Kyoto, che si occupa di attivare in Italia progetti di forestazione nelle aree protette e promuovere campagne d'informazione per una gestione sostenibile del territorio. Fino ad ora il Comitato ha avviato quasi 30 progetti, coinvolgendo 44 aree protette per un totale di 76.051 alberi piantumati.
Attraverso questa operatività le tre associazioni vogliono dare l'esempio e - in occasione della Giornata internazionale delle Foreste, che si festeggerà in tutto il mondo il 21 marzo - ribadire come tutelare le foreste significa garantire alle nuove generazioni un futuro più verde. «Salvaguardare le foreste significa avere impatti positivi sul clima, sulla biodiversità, sulla salute ed il benessere dei cittadini- ha dichiarato Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi - In questi anni Parchi per Kyoto, oltre a dare un contributo concreto in termini di contenimento della CO2, ha cercato di creare una sinergia tra le imprese e le aree protette italiane per avviare progetti di forestazione. I parchi naturali, che in Italia coprono circa il 10% del territorio, sono infatti soggetti del tutto funzionali e strategici ad ospitare progetti di rimboschimento finalizzati a sottrarre anidride carbonica dall'atmosfera».
Le foreste rappresentano il più importante serbatoio di biodiversità per l'80% delle specie animali e vegetali della Terra, garantiscono la protezione del suolo, la qualità dell'aria e delle acque e forniscono importanti beni e servizi pubblici per ben oltre 7 miliardi di persone. Mitigano inoltre gli effetti dei cambiamenti climatici, poiché funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio, e forniscono una protezione naturale contro gli effetti del dissesto idrogeologico.
«Ogni albero nel corso del suo intero ciclo di vita - ha spiegato Catia Bastioli, presidente Kyoto Club - permette l'abbattimento di una quantità stimata in circa 700 Kg di CO2. Per questo riteniamo importanti i progetti di forestazione e i risultati ottenuti fino ad ora lo stanno dimostrando. Inoltre non dimentichiamo che l'importanza degli interventi di forestazione è stata riconosciuta sia dal Protocollo di Kyoto sia dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti climatici».
Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente ha dunque sottolineato l'importanza del coinvolgimento anche dei cittadini per garantire un futuro sostenibile. «Parchi per Kyoto è stato pensato anche per essere una campagna di informazione rivolta ai cittadini sensibilizzandoli sul problema dei cambiamenti climatici e la perdita delle foreste. Temi da sempre cari a Legambiente, che promuove ad esempio iniziative per la diffusione del verde urbano, perché piantare un albero significa contribuire alla salute della Terra e dare un futuro più ecosostenibile alle generazioni che verranno».
Sempre in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste un'altra voce si leva in favore delle foreste ritenute, per l'uomo fonte di vita ma anche di reddito. Assocarta e TwoSides infatti sottolineano la vocazione ambientale della comunicazione su carta alla base della campagna informativa "Naturalmente io amo la carta", che ha superato le 250 pagine pubblicate e si appresta a festeggiare le 300. Secondo i dati scientifici di Fao e Erpc (European recovered paper council), la superficie forestale in Europa è cresciuta del 30% rispetto al 1950: ogni anno le foreste aumentano di un'area pari a 1,5 milioni di campi da calcio (circa 850.000ha - FAO 2010).
Il legno è una materia prima rinnovabile che in Europa (da cui proviene l'88% della materia prima utilizzata in Italia), viene gestita provando a seguire l'ottica della sostenibilità, in modo da garantire l'equilibrio tra prelievo e piantumazione. «Sono dati da ricordare a media e cittadini- ha dichiarato Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta- che costituiscono la motivazione della campagna "Naturalmente io amo la carta". Performance ambientali inscindibili dal ruolo sociale della comunicazione su carta, basti pensare alla funzione che la carta svolge per quei cittadini che, per attitudine d'uso o per mancanza di connessione web, scelgono la carta. Il "digital divide" rimane infatti ancora un forte limite all'accesso di servizi per i quali la richiesta del cittadino può essere fatta solo via digitale mentre la carta dovrebbe essere mantenuta come opzione».