Sabato 23 marzo alle ore 15 a piazza della Repubblica a Roma si svolgerà una manifestazione per chiedere al nuovo Parlamento di rivedere la legge sulla cittadinanza per i bambini stranieri, nati o cresciuti in Italia, e per gli stranieri residenti in Italia.

“Stranieri e italiani insieme” è lo slogan della manifestazione. Durante la manifestazione verrà effettuata una pulizia simbolica e materiale della zona, fatta da italiani e immigrati, insieme. Ci sarà la raccolta dei disegni fatti dai bambini in tema di cittadinanza e in forma di petizione. E infine uno spazio di musica multi-etnica.”Ramazza arcobaleno – Spazziamo via le disuguaglianze”.

L’iniziativa è organizzata da un pool di associazioni dalle Acli a Banca Etica, all’Arci.

 

Spazziamo via i razzismi

Articolo di Sandra Fratticci 

Fonte: Piuculture.it

Allegra e fantasiosa, propositiva, aperta al dialogo, utile all’ambiente urbano e segno di una cittadinanza responsabile, vissuta in comune con i nuovi italiani. È Ramazza Arcobaleno, la manifestazione che sabato 23 marzo, dalle 15 alle 18, riunirà a piazza della Repubblica cittadini italiani e stranieri per chiedere al parlamento una nuova legge sulla cittadinanza. Promossa da Masci Lazio, l’iniziativa può contare sul sostegno organizzativo di 14 associazioni, tra cui Piuculture. Tra le tante adesioni c’è anche quella del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

L’Italia multiculturale? Dovere e ricchezza.

Secondo i dati diffusi dal Dossier Statistico Immigrazione 2012 di Caritas/Migrantes alla fine del 2011 i migranti regolarmente presenti sul territorio italiano erano circa 5 milioni. Hanno origini straniere 1 lavoratore ogni 10 e uno studente ogni 12. A partire dalla convinzione che la presenza a l’inclusione dei nuovi italiani siano fonte di beneficio per tutta la società uomini e donne provenienti da esperienze diverse hanno deciso di lottare insieme per il riconoscimento della piena uguaglianza tra italiani e stranieri. È nata così l’idea di una mobilitazione multiculturale per sollecitare le forze politiche ad approvare una riforma della legge sulla cittadinanza, partendo dai progetti di legge attualmente all’esame del parlamento e dalle due proposte di iniziativa popolare promosse dalla campagna L’Italia sono anch’io.

Perché io no?

In base alla legge attuale, che prevede lo ius sanguinis, un bambino acquista il diritto di cittadinanza soltanto se i genitori sono italiani. Se questi non hanno ancora ottenuto la cittadinanza, il figlio pur nato o cresciuto in Italia è considerato straniero. E dovrà fare i conti con i limiti e i problemi derivanti dall’essere un soggiornante, condizione che, stando ai dati Istat, nel 2012 ha riguardato più di 850.000 minori, di cui oltre 500.000 nati qui. Bambini che per acquisire i diritti derivanti dallo status di italiani sono costretti ad attendere anni e seguire un complesso percorso burocratico, con il rischio di essere espulsi dal paese in cui hanno vissuto per tutta o gran parte della propria vita. Attraverso la campagna L’Italia sono anch’io sono state raccolte 50 mila firme per presentare una proposta di legge che punta a snellire l’iter burocratico e i tempi di acquisizione del diritto di cittadinanza. Ad oggi però l’agognata riforma non ha ancora visto la luce.

Aggiungi un colore all’arcobaleno.

La partecipazione alla manifestazione è aperta ad associazioni e cittadini di tutte le provenienze e nazionalità. Un’occasione di incontro che coniuga sensibilità ambientalista e impegno sociale nella lotta alle disuguaglianze: “La pulizia urbana, realizzata da squadre riconoscibili, sarà accompagnata dall’opera di informazione, con cartelloni e distribuzione di volantini” spiega Gabriele Russo, responsabile della pattuglia solidarietà e pace del Masci Lazio.

La piazza sarà inoltre uno spazio di espressione artistica: “Ci hanno già contattati diversi gruppi musicali e saremo felici di avere con noi chiunque voglia condividere racconti, suoni e colori della propria cultura, in qualunque modo”.
L’iniziativa vuole inoltre dare voce alle nuove generazioni: “Invitiamo genitori, nonni, zii, insegnanti a chiedere ai loro bambini di fare un disegno sul tema della fratellanza e della comune cittadinanza. Li raccoglieremo durante la manifestazione e li presenteremo ai presidenti di camera e senato e al Presidente della Repubblica, insieme ad una petizione perché continui l’impegno in favore dei nuovi italiani”.

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