Il 22 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell'Acqua: un'occasione per
ricordare che un sesto della popolazione della Terra non ha ancora accesso ad
acqua pulita e 2,6 miliardi di persone, circa due quinti degli abitanti del
mondo, non hanno accesso ad adeguati servizi igienici. La gran parte di queste
persone vive in aree rurali dell’Africa Subsahariana, dove più del 40% della
popolazione non ha accesso a fonti idriche sicure.
20 marzo 2013 - Nell’Africa rurale in media ogni famiglia spende il 26% del
proprio tempo per andare a prendere acqua, un compito che tocca quasi sempre
alle donne; la distanza che in media ogni donna percorre a piedi
quotidianamente per raggiungere una fonte d'acqua pulita è di 5 chilometri, il
peso dell’acqua che ogni donna africana trasporta ogni giorno è pari, in media,
a 20 chili. Tempo e forze distolte alla cura della famiglia e della propria
salute, all'istruzione e alle attività generatrici di reddito.
Ecco perché i
progetti idrici di AMREF pongono al centro le donne africane, che sono la chiave
di volta per il benessere delle famiglie e delle comunità, per la tutela
ambientale, per la protezione e gestione dei beni comuni, per le politiche di
sviluppo rurale, per la difesa della bio-diversità
alimentare.
L'accesso all'acqua potabile e a strutture
igienico-sanitarie adeguate è la premessa indispensabile per superare la povertà
e realizzare un cambiamento di salute di lunga durata in Africa. L’impatto
più disastroso del mancato accesso ad acqua pulita si registra a livello
sanitario: l’acqua pulita e l’igiene, infatti, sono tra le medicine preventive
più efficaci per ridurre le malattie infettive. Ogni anno più di 1,8 milioni di
bambini muoiono a causa di tifo, colera, dissenteria, e gastroenterite. La
diarrea è la principale causa di malattia e di morte in Africa, e l’88% dei
decessi per diarrea sono legati alla mancanza di servizi igienici e di acqua
pulita. L’accesso a fonti sicure riduce i tassi di mortalità infantile di oltre
il 20%.
Nel corso del 2012 AMREF ha coinvolto 14 milioni di persone in
Africa nei suoi programmi per l'accesso alla salute e all'acqua sicura.
Negli slum di metropoli come Nairobi e Kampala, così come nei villaggi
rurali, lo scopo ultimo dei nostri progetti è sempre quello di migliorare la
salute delle comunità, rendendole non semplici beneficiarie ma protagoniste e
artefici del proprio sviluppo. I progetti idrici di AMREF promuovono la
costruzione di pozzi, cisterne e acquedotti e la protezione di sorgenti, ma
anche la formazione di tecnici e di comitati di gestione, la creazione di
microattività produttive, la promozione dell'educazione igienico-sanitaria. Come
l’esperienza di AMREF dimostra, coinvolgere le comunità rafforza
significativamente l’impatto e la sostenibilità degli interventi e li trasforma
in un loro patrimonio, duraturo e sostenibile.
Info: ufficio stampa
AMREF Italia, Valeria Sabato, cell. +39
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valeria.sabato@amref.it