I governi non fanno abbastanza per la protezione dei consumatori. Ed i giganti come la Apple ne approfittano. È il messaggio lanciato dalla vicepresidente della Commissione e responsabile per la Giustizia europea, Viviane Reding, che chiede ai 27 di “fare osservare più strettamente le regole, applicando anche sanzioni efficaci“.
Parlando al summit dei consumatori a Bruxelles, Reding ha portato ad esempio il caso Apple, che in Italia è stata condannata per pratiche commerciali fuorvianti, visto che la casa di Cupertino afferma di offrire una garanzia di un anno sui sui prodotti, mentre la legge europea impone obbligatoriamente una durata di due anni. Nel settembre scorso Reding ha scritto una lettera a tutti i 27 ministri europei responsabili della protezione dei consumatori.
È emerso che “in almeno 21 paesi” Apple continua a non informare correttamente i consumatori sui diritti di garanzia. “Questo caso e le risposte che ho ricevuto – ha detto Reding – mettono in luce che la Commissione non può restare a margine delle questioni che riguardano la messa in atto delle regole. Penso che quindi la Commissione debba prendere un ruolo maggiore nel monitoraggio e nel coordinamento della attuazione delle regole sui consumatori da parte degli stati membri”.