Un bando promosso dalla Fondazione CON IL SUD per interventi concreti e sostenibili nel Mezzogiorno.
L’iniziativa,
presentata questa mattina a Roma, è rivolta alle organizzazioni non
profit delle province più virtuose del Sud Italia nella produzione dei
rifiuti.
Il bando, scaduto il 6 marzo, ha visto la partecipazione
di circa 400 organizzazioni e la presentazione di oltre 60 proposte
innovative e sostenibili nel tempo, da avviare in rete con istituzioni
pubbliche e private, per abbattere la produzione e l’impatto ambientale
dei rifiuti.
A disposizione 5 MILIONI DI EURO
Roma, 12
marzo 2012 - Ogni anno in Italia finiscono in discarica 15 milioni di
tonnellate di rifiuti urbani, il 48% del totale prodotto e oltre il 65%
dei rifiuti raccolti, ponendo il nostro Paese agli ultimi posti per la
sensibilità ambientale, in termini, ad esempio, di percentuale di
produzione, raccolta, riciclo, riuso dei rifiuti. Nel 2010 la media di
rifiuti urbani prodotti nei 116 comuni capoluogo di provincia è stata di
533 Kg per abitante (quella europea è di 23 Kg inferiore),
rappresentando un andamento crescente rispetto agli ultimi tre anni
(+0,9%)i.
All’interno di questo scenario la Fondazione CON IL
SUD, nell’ambito della linea di intervento “Cura e valorizzazione dei
beni comuni”, ha deciso di promuovere un bando specifico per fornire a
organizzazioni del terzo settore e del volontariato, in partnership con
altri soggetti pubblici e privati (istituzioni, università, mondo
economico e della ricerca), l’opportunità di proporre soluzioni
innovative e interventi efficaci in termini di prevenzione e riduzione a
monte dei rifiuti, attraverso la partecipazione dei soggetti coinvolti
nella produzione, distribuzione e commercializzazione di prodotti e
servizi.
Il bando, scaduto il 6 marzo, si è rivolto alle realtà
non profit presenti nelle province del Sud più virtuose in termini di
produzione dei rifiuti pro capiteii (Potenza in BASILICATA, Cosenza e
Vibo Valentia in CALABRIA, Avellino e Benevento in CAMPANIA, Foggia e
Lecce in PUGLIA, Nuoro in SARDEGNA, Caltanissetta e Enna in SICILIA) per
interventi in rete capaci di favorire la riduzione dei rifiuti da
conferire in discarica, senza necessariamente richiedere una riduzione
dei consumi da parte dei cittadini, ma semplicemente promuovendo scelte
più consapevoli in termini di impatto sull’ambiente.
Vanno in
tal senso, ad esempio, le soluzioni alternative al ricorso ai prodotti
“usa e getta” e, a valle, lo sviluppo di iniziative di riuso e riciclo
di beni di diversa natura, prima che entrino nel ciclo dei rifiuti.
Si
tratta di una scelta ormai imprescindibile, che potrà concorrere agli
obiettivi nazionali e comunitari della strategia Europa 2020. E’
importante insistere sul concetto che il rifiuto ha un suo valore
economico in quanto è sia un costo che una risorsa. Se riduciamo il
rifiuto, diminuisce anche il costo di raccolta e trattamento; se viene
recuperato, possiamo riutilizzare il materiale. Con questo bando la
Fondazione ha voluto contribuire a veicolare con chiarezza questo
messaggio e la necessità di sperimentare, innovare e andare verso i
rifiuti zero.
<<Si tratta prima di tutto di una operazione
dalla forte valenza culturale – ha dichiarato Carlo Borgomeo,
presidente della Fondazione CON IL SUD - perché i rifiuti vengono
considerati una risorsa, beni comuni, e non più soltanto un
problema>>.
In risposta al bando, la Fondazione ha ricevuto
oltre 60 proposte progettuali, con il coinvolgimento di circa 400
organizzazioni tra terzo settore, volontariato, istituzioni locali, Enti
Parco, Protezione Civile, istituti scolastici, enti ecclesiastici,
associazioni di categoria.
Il sostegno della Fondazione
riguarderà l’avvio o il potenziamento di nuovi servizi e attività, in un
bacino di utenza abbastanza ampio da garantire la sostenibilità
economica degli interventi proposti. Verranno privilegiate risposte non
sostitutive degli interventi ordinari delle istituzioni e la
sperimentazione di formule innovative che mirino a incentivare una
gestione efficiente dei servizi ambientali lungo tutto il ciclo dei
rifiuti.
Per la fase valutativa delle proposte sarà fondamentale
l’impegno da parte delle Amministrazioni comunali in cui si svolgeranno i
progetti ad accompagnare e sostenere le attività avviate, nonché a
integrarle con proprie iniziative ecosostenibili, per garantire la piena
realizzazione e l’effettiva continuità nel tempo.
L’incontro di
presentazione dell’iniziativa si è svolto questa mattina a Roma alla
Città dell’Altra Economia con il contributo di esperti e la
testimonianza di esperienze virtuose sul tema. Hanno partecipato Carlo
Borgomeo presidente della Fondazione CON IL SUD, Roberto Cavallo autore
di “Meno 100 chili”, Marco Sala operations manager di Ecodom, Riccardo
Pensa del Comitato Scientifico Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune
di Capannori (Lu), Enrico Erba direttore del Consorzio Città dell’Altra
Economia, Stefania Bove archeologa e autore televisivo. In occasione
dell’evento è stata esposta l’installazione di Michelangelo Pistoletto
“I Temp(l)i cambiano”, metafora dell’incontro tra responsabilità,
sostenibilità e arte.
Durante l’incontro è stato annunciato
l’accordo di collaborazione tecnica con il Consorzio Ecodom, il sistema
collettivo nazionale che gestisce, senza fini di lucro, il trasporto e
il trattamento degli elettrodomestici a fine vita (RAEE, Rifiuti da
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), disponibile ad accompagnare
e sostenere operativamente e gratuitamente i progetti, tra quelli
selezionati dalla Fondazione attraverso il Bando, che prevedono il riuso
di RAEE, fornendo loro know-how, assistenza tecnica e supporto
operativo sul territorio.
La Fondazione CON IL SUD è nata sei
anni fa dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo
del terzo settore e del volontariato per promuovere
l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, ovvero favorire percorsi
di coesione sociale per lo sviluppo. La Fondazione sostiene interventi
“esemplari” per l’educazione dei ragazzi alla legalità e per il
contrasto alla dispersione scolastica, per valorizzare i giovani talenti
e attrarre i “cervelli” al Sud, per la tutela e valorizzazione dei beni
comuni (patrimonio storico-artistico e culturale, ambiente, riutilizzo
sociale dei beni confiscati alle mafie), per la qualificazione dei
servizi socio-sanitari, per l’integrazione degli immigrati, per favorire
il welfare di comunità. La Fondazione ha sostenuto oltre 430 iniziative
e la nascita delle prime 3 “fondazioni di comunità” meridionali,
coinvolgendo oltre 5.500 organizzazioni e assegnando 96 milioni di euro
nelle regioni meridionali.
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