Un disegno di legge delega sostanzialmente positivo, che ha recepito gran parte delle raccomandazioni fatte da Save the Children Italia nel percorso di consultazione, un processo innovativo e apprezzabile che ha coinvolto le organizzazioni competenti in materia di immigrazione.

Nel momento dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del ddl a firma dei ministri Amato e Ferrero, Save the Children conferma l'apprezzamento per misure che consentiranno una maggiore tutela dei diritti dei minori stranieri, in particolare quelli non accompagnati, come sancito dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.

L'organizzazione ribadisce in particolare l'importanza e la validità delle nuove norme riguardanti il rilascio del permesso di soggiorno al compimento della maggiore età ai minori stranieri non accompagnati, ai minori accompagnati e a quei minori che, avendo compiuto un reato, hanno successivamente partecipato a un successivo programma di integrazione.

Le nuove disposizioni contenute nel ddl Amato-Ferrero superano norme discriminatorie che ostacolavano l'inserimento sociale di questi minori, la cui modifica era stata più volte richiesta da Save the Children. Vengono inoltre affrontati nodi cruciali, come l'accertamento dell'età, fondamentale per identificare i minori e consentire la tutela dei loro diritti, nonché la revisione delle procedure presso il Comitato Minori Stranieri e il controllo giurisdizionale sul rimpatrio assistito.

Save the Children ha particolarmente apprezzato, inoltre, la decisione di istituire un Fondo Nazionale di Accoglienza e Tutela dei minori stranieri non accompagnati, che potrà favorire un miglioramento dell'accoglienza, soprattutto nelle aree del Paese interessate dagli sbarchi di minori stranieri non accompagnati.

"Esistono tuttavia delle ulteriori aree d'intervento all'interno della normativa sull'immigrazione - afferma Carlotta Sami, Direttore dei Programmi di Save the Children Italia - che riguardano la revisione dei criteri e delle procedure con cui sono effettuati i soggiorni solidaristici e l'introduzione del divieto di respingimento in frontiera dei minori stranieri non accompagnati o comunque la previsione di procedure che consentano un'efficace tutela dei diritti di questi minori".

"Save the Children, infine - conclude Carlotta Sami - sollecita le istituzioni a considerare l'importanza del coinvolgimento del terzo settore nella definizione di modelli di accoglienza e ad investire sulle capacità e conoscenze degli operatori".

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