Aprire la propria casa per aprire le porte al mondo. Costruire la pace ogni giorno. Dare nuova vita alle abitudini della propria famiglia. Sono solo parole vuote? No, possono diventare un'esperienza vera, ospitando per un anno nella vostra casa uno studente di un altro Paese. È questa la scommessa di Intercultura, l'associazione non profit che opera per la costruzione della pace attraverso il dialogo tra le culture.

Da più di 50 anni, Intercultura rinnova il suo speciale invito a tutte le famiglie italiane: accogliere nella propria casa uno dei 650 studenti di 50 nazioni diverse che hanno già fatto domanda per venire in Italia e frequentare un periodo di scuola superiore nel nostro Paese, offrendo a uno di loro vitto e alloggio per tutta la permanenza. Non serve una stanza in più: basta tanta voglia di mettersi in gioco.

Non importa se non si hanno altri figli della stessa età: un motivo in più per accoglierne uno. Non è necessario conoscere la lingua dello studente ospitato: sarà più facile per loro imparare la nostra. Insomma, nessun ostacolo può impedire, come si suol dire, di aggiungere un posto a tavola. Al contrario, sono veramente moltissimi i motivi per aprirsi a quest'esperienza davvero unica. Dal 1955, migliaia di famiglie hanno accettato la sfida.

Attraverso il confronto con giovani delle più diverse provenienze, queste famiglie hanno imparato a rimettere in gioco le loro abitudini. Hanno sfatato pregiudizi e stereotipi sull'Italia, per riscoprire le proprie ricchezze. Ne hanno considerato i limiti, per uscire dal provincialismo. Hanno riscoperto la loro città, per rivederla con occhi nuovi. Hanno educato i propri figli ad accettare qualche sacrificio per la bellezza di condividere.

Le famiglie che hanno dato la loro disponibilità a ospitare uno studente straniero hanno creato con lui (o lei) legami forti, duraturi, che sono andati oltre il periodo di convivenza in Italia. Spesso si è creato un rapporto quasi filiale, è nata l'occasione per dare vita a nuove forme di paternità. Accogliere uno studente che vive un anno all'estero, infatti, significa stargli accanto in uno dei momenti più cruciali e più appassionanti della sua crescita.

Non si tratta, di un semplice soggiorno: sono, come recita lo slogan di Intercultura "Incontri che cambiano il mondo".Come aderire ai programmi Intercultura? I volontari dell'associazione che operano nei 125 centri locali in tutta Italia sono a disposizione per incontrare le famiglie interessate e per fornire tutte le informazioni necessarie, sciogliere ogni dubbio, considerare specifiche esigenze.

I loro contatti si trovano sul sito www.intercultura.it dove sono disponibili tutti i dettagli sull'iniziativa e i racconti di chi ha già partecipato al programma. Le famiglie interessate possono anche richiedere il depliant di presentazione dei programmi di ospitalità alla sede nazionale di Intercultura, tel. 0577-900001 o scrivendo a segreteria@intercultura.it

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