Al Pte Expo di Verona Fiere domani, mercoledì 18 aprile convegno nazionale e presentazione dei risultati dell'indagine statistica promossa dal''associazione Abitare e Anziani e dell'indagine campionaria dello Spi-Cgil.
L'Italia invecchia, le case pure. Il 50% del patrimonio edilizio ha più di 40 anni e richiede urgenti interventi di adeguamento alle norme di sicurezza, accessibilità, confort, risparmio energetico. Una condizione che investe in particolare le abitazioni abitate dalle persone anziane che per circa l'80% hanno l'alloggio in proprietà.
In collaborazione con l'Istat, l'associazione AeA Abitare e Anziani ha promosso un'indagine statistica sul patrimonio abitativo degli anziani in Italia sulla base dei dati rilevati dall'ultimo censimento; i primi risultati vengono presentati a Verona Fiere nell'ambito di Pte-Expo 2007 nel convegno "Per un osservatorio sulle condizioni abitative degli anziani: riflessioni e prospettive" mercoledì 18 aprile 2007 alle ore 14.00.
Nell'ambito dello stesso convegno verranno presentati i risultati dell'indagine campionaria su "l'abitare degli anziani: problemi e qualità della vita quotidiana" promossa dalla Spi-Cgil.
Primi risultati dell'indagine statistica promossa dall'associazione AeA.
Gli anziani secondo le condizioni abitative il 97,8% degli anziani censiti vivono in abitazioni (10.414.945) di questi il 77,4% vive nell'alloggio di proprietà, il 14,8% in affitto un 5,6% vive in abitazioni "ad altro titolo" (in comodato gratuito o a titolo di prestazione di servizio come il portierato); 6879 anziani vivono in alloggi di fortuna come roulette, tende, caravan, baracca, rimessa, cantina, ecc.; 727 sono privi di alloggio; il 2,1% vive in ospizi, caserme, monasteri, istituti penitenziari, ecc.
Il disagio abitativo degli anziani: affitto e spese, il rischio di non farcela e dello sfratto.
Difficile la situazione degli anziani che vivono in case prese in affitto (quasi 1,6 milioni di persone), vi è in particolare il forte il rischio dello sfratto che ha conseguenze traumatiche. Dei 513.584 anziani che vivono da soli in case prese in affitto, ben 85.315 hanno un'età di 85 anni e più e le spese per l'abitazione costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare. In questo caso la prima emergenza è quella della sostenibilità della spesa da parte di coloro che hanno un reddito modesto.
Nell'indagine Istat sulle condizioni di vita, si procede ad una quantificazione di tali spese: all'affitto, o agli interessi passivi sul mutuo per chi la casa la possiede, vengono infatti sommati altri costi come quelli relativi al condominio, il riscaldamento, l'acqua, ecc. La spesa media mensile per la conduzione della casa per le famiglie che vivono in affitto risulta pari a 473 euro (il 27,9% del reddito mensile). Per le persone sole di 65 anni e più tale spesa risulta pari al 20,5%.
I tassi di povertà per anziani soli e per le coppie di anziani sono tre volte più elevati rispetto a quelli dei singoli e delle coppie in cui la persona di riferimento ha un'età inferiore ai 65 anni. 8 milioni di anziani proprietari di abitazione: case vecchie e in pessime condizioni.La grande maggioranza degli anziani occupa abitazioni di proprietà. Sono più di 8 milioni pari al 77,4% del totale.
Gli anziani che vivono da soli in alloggi di proprietà e gli anziani che vivono esclusivamente con altri anziani comprendono il 60,6%del totale. Per gli anziani proprietari le difficoltà possono derivare oltre al disagio economico, alle mediocri o pessime condizioni dell'abitazione con carenze di vario genere, situazione aggravata dalla eventuale presenza di disabilità negli occupanti anziani.
Secondo un'indagine realizzata nel 2004 (Survey on Health Ageing and Retirement in Europe), è emersa una condizione della famiglia anziana nell'Europa meridionale per la quale si può utilizzare lo slogan "ricchi di casa, poveri di soldi", il dato più saliente della ricerca è stato infatti quello di ridottissimi risparmi in attività finanziarie e di una ricchezza totale quasi interamente bloccata nel bene reale "casa".
Sono 6.074.648 le abitazioni in proprietà occupate da almeno un anziano ed è pari a circa 3,5 milioni il numero di quelle nelle quali vivono solo persone anziane (sono 1.986.228 le abitazioni con un anziano che vive solo e 1.447.812 quelle occupate in esclusiva da due persone anziane).
Ma come sono le condizioni di queste case?
a. Quasi 4 milioni di anziani (il 47,7%) vivono in case costruite prima del 1962;
b. Sono 1.474.860 gli anziani che occupano abitazioni per le quali lo stato di conservazione dell'edificio è stato considerato "mediocre" o "pessimo" questa situazione riguarda prevalentemente (946.205 casi) gli anziani che vivono soli o condividono l'abitazione solo con altre persone anziane.
c. E' pari al 78,6% il numero degli anziani che vivono in edifici privi di ascensore.
d. 400.000 anziani vivono in abitazioni prive di impianto di riscaldamento.
e. 600.000 anziani vivono in abitazioni nelle quali non vi è una linea telefonica attiva.
f. Sono 11.171gli anziani in abitazioni costruite prima del 1946, prive di impianto di riscaldamento, in edifici senza ascensore ed in stato di conservazione pessimo.
g. La superficie media delle abitazioni occupate in proprietà da almeno un anziano è di 98,7, le stanze per abitazione (compresa la cucina) sono 4,4, la superficie per persona residente è di 45,9 mq.
h. Il 40% degli anziani che vivono da soli risiedono nei Comuni più piccoli; negli stessi comuni è particolarmente alta la percentuale delle abitazioni con un elevato numero di stanze. Nei Comuni sotto i 10.000 abitanti si ritrova il 43,8% degli anziani che vivono in abitazioni di 6 stanze e più. Una situazione da porre in relazione con le migrazioni interne nel nostro Paese avvenute in passato che hanno determinato la crescita dei grandi centri urbani a scapito dei centri minori.
Perché un Osservatorio Permanente sulle condizioni abitative degli anziani.
L'anziano vive spesso fra le pareti domestiche una condizione di totale solitudine, realtà che si somma alle difficili condizioni abitative.
Il progressivo aumento degli incidenti domestici che vedono coinvolti gli anziani, con forti conseguenze sanitarie e sociali, rendono urgente un intervento immediato e coordinato nel settore abitativo della terza età ed una conoscenza approfondita delle condizioni in cui versano le case dove abitano gli anziani per promuovere interventi puntuali ed efficaci.
Per questa ragione l'associazione Abitare e Anziani e il Sindacato dei Pensionati Spi-Cgil sono impegnati a promuovere un vero e proprio Osservatorio sulle condizioni abitative degli anziani in Italia per costruire una politica abitativa consapevole in favore della terza età.