La sospensione a operare da parte del governo di Mosca arriva in un momento in cui si stanno acuendo le tensioni tra Federazione Russa e Stati Uniti: il governo negli ultimi mesi aveva infatti denunciato alcuni casi di abusi subiti da minori russi adottati da famiglie americane, mentre le autorità americane parlano di una vera e propria retorica da guerra fredda utilizzata dalla Russia per favorire l'adozione nazionale rispetto a quella internazionale.

La Russia, dopo Cina e Guatemala, è il terzo Paese di origine dei minori adottati dalle famiglie americane. Le associazioni per la tutela dei diritti umani che operano nel paese hanno denunciato questi nuovi provvedimenti, evidenziando che sono oltre 260mila i bambini dichiarati orfani e adottabili, di cui appena 15mila trovano ogni anno una famiglia, in Federazione Russa o all'estero.

Sergei Vitelis, capo del dipartimento Adozioni del Ministro dell'Educazione, ha reso noto che sono 76 le agenzie in attesa di una risposta per l'accreditamento ad operare nella Federazione Russa; l'iter prevede una valutazione congiunta da parte del Ministro dell'Interno, Ministro della Giustizia e Ministro della Salute.Intanto anche la Cina stringe le maglie: dal primo maggio entreranno in vigore le restrizioni sulle idoneità dei genitori adottivi all'adozione internazionale. Il governo di Pechino ha fatto sapere che saranno privilegiate le coppie sposate con un'età compresa tra i 30 e 50 anni.

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