Presentato oggi Ecosistema Bambino 2005. Ferrara, Pesaro, Firenze, Ravenna e Caltanissetta in testa alla classifica. Insufficienza per Milano, Trieste e Taranto. Ferrara, Pesaro, Firenze, Ravenna e Caltanissetta: ecco le città italiane a misura di bambino, i cinque capoluoghi di provincia che la Befana di Legambiente premia quest'anno con caramelle e cioccolatini per l'attenzione dedicata all'infanzia. All'altro capo della classifica, tra le insufficienze, pesano invece Milano, Trieste, Taranto e Siracusa. Mentre Bologna e Palermo non hanno fornito risposte al questionario. Sono queste le città che aprono e chiudono la classifica di Ecosistema Bambino 2005, l'ottavo rapporto di Legambiente sulle politiche comunali per ragazzi fino a 14 anni nei 103 comuni capoluogo di Provincia, presentato oggi, come di consueto alla vigilia dell'Epifania. Una data carica quest'anno di un significato diverso e forte perché giornata di lutto europeo per la tragedia che ha investito il sud est asiatico. Nel manifestare il grande cordoglio dell'associazione ambientalista e tutta la solidarietà alle popolazioni e famiglie colpite dal maremoto, il direttore generale di Legambiente, Francesco Ferrante, ha annunciato il lancio di una raccolta fondi finalizzata alla costruzione di una scuola in Asia, alla quale le amministrazioni premiate hanno immediatamente aderito. Il direttore generale di Legambiente ha inoltre ricordato il senso di Ecosistema Bambino: "ogni anno, nel suo piccolo, la nostra befana consegna caramelle per le tematiche infantili attuate, carbone e cioccolatini per gli aspetti ambientali a quelle città che svettano nei primi posti della graduatoria. Guardare alle città dal punto di vista dei bambini significa costruire le premesse per un miglioramento generale della qualità della vita". "Purtroppo però - ha proseguito Francesco Ferrante - non tutte le città riescono a prendere con serietà e continuità l'impegno di coinvolgere i bambini nella gestione della cosa pubblica, di farne dei cittadini a tutti gli effetti. Premiamo le amministrazioni che credono in questo percorso, pur sapendo che nessuna città possa ancora dirsi a misura di bambino. Ecco perché torniamo ogni inizio d'anno a sottolineare l'importanza del dialogo con bambini e ragazzi e richiamiamo tutti a impegnarsi in questo dialogo per un futuro sempre più costruttivo". Ecosistema Bambino 2005 è costruito su un questionario che valuta le forme di partecipazione avviate per favorire un ruolo attivo dei bambini nella città, le strutture dedicate alle politiche per l'infanzia, il rapporto di collaborazione tra amministrazione comunale e associazioni no profit, i servizi e le iniziative di aggregazione e di animazione culturale. Solo ed esclusivamente per le città della calza, vengono consegnate caramelle per la qualità delle iniziative realizzate per i giovanissimi. Cioccolatini e carbone vengono dati in base ai sei indicatori ambientali di Ecosistema Urbano: mezzi di trasporto, tasso di motorizzazione, piste ciclabili, isole pedonali, aree verdi fruibili e Zone a traffico limitato. La prima fascia, corrispondente all'ottimo, è vuota perché non esiste, oggi, nessuna città veramente a misura di bambino. La fascia delle insufficienze non riporta punteggio ed è in ordine alfabetico. Il quadro disegnato quest'anno dal dossier (i dati sono relativi al 2003), tra sali e scendi, evidenzia un ampio divario tra "chi fa" e chi "non fa". Pratiche di partecipazione consolidate e radicate nel tempo. Costante aumento e crescita qualitativa delle azioni a favore della cittadinanza attiva dei giovanissimi. Ferrara arriva al primo posto della classifica dopo una continua crescita nel corso degli ultimi anni che l'ha vista seguire un progetto ben preciso di coinvolgimento dei ragazzi nella cosa pubblica; a seguire le conferme di Pesaro Firenze, Ravenna e, ormai non più una sorpresa, Caltanissetta da anni in prima linea nelle politiche di partecipazione. Tra chi si applica per le politiche per l'infanzia spicca la crescita delle grandi città, Torino, Firenze, Genova ma anche Roma e Napoli. Per la prima volta risalgono insieme nella parte alta della classifica. Solo Milano, da diversi anni ormai, si piazza tra le grandi insufficienti. Cresce l'attenzione dei comuni per le strutture dedicate all'infanzia, ma diminuisce rispetto al 2004 il loro impegno nel fare partecipare i ragazzi alle decisioni che riguardano la città. Vengono promosse azioni di partecipazione attiva nell'81% dei casi (84% in Ecosistema Bambino 2004), sono organizzate tante iniziative culturali che coinvolgono i piccoli cittadini per il 96%, il 66% realizza forme stabili di collaborazione con associazioni su progetti relativi all'infanzia infine il 98% ha almeno una struttura comunale dedicata all'infanzia. Il rovescio della medaglia, tuttavia, ci presenta un'Italia orfana della legge Turco (285/97) per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza, che istituiva per favorirne la promozione un fondo nazionale. Oggi si torna a parlare di infanzia seguendo i canoni tradizionali e limitando a servizi e strutture gli interventi a favore dei giovanissimi. I recenti tagli ai bilanci comunali si sommano all'abbandono di politiche specifiche per gli under 14 da parte del governo che non ha rifinanziato, oltre alla citata legge Turco, neanche il premio città amiche delle bambine e dei bambini del ministero dell'Ambiente. Le amministrazioni tornano a privilegiare iniziative spot come feste e appuntamenti ludici e rimangono attive le strutture dedicate ai più piccoli come ludoteche e laboratori cittadini. A rimetterci sono le politiche di partecipazione che avevano permesso negli ultimi anni di avviare un percorso di identità territoriale e cittadinanza attiva dei più giovani. Un risultato evidente è, purtroppo, il ripresentarsi del divario storico tra nord e sud che la legge 285 aveva contribuito a colmare. Uniche eccezioni Caltanisetta e Napoli che stanno costruendo sulla partecipazione dei ragazzi una nuova identità sociale cittadina. Ma vediamo nel dettaglio i progetti portati avanti dalle magnifiche cinque città della calza. Ferrara conquista ben 10 caramelle per la realizzazione di diverse iniziative e di occasioni d'incontro per gli under 14, coordinate dall'ufficio Città Bambina. I piccoli ferraresi si riuniscono in veri e propri gruppi di lavoro, ai quali il comune destina un budget specifico; si confrontano progettando con l'aiuto di tecnici esperti, aree verdi, percorsi e zone della città a misura di bambino. Ogni anno viene indetto un Consiglio comunale straordinario su un tema specifico e si aprono laboratori nelle scuole e laboratori di urbanistica partecipata, dove i bambini progettano percorsi sicuri casa-scuola e arredi di aree verdi di diverse zone della città, insieme a sociologi e architetti. Ancora caramelle per i rapporti di collaborazione attivati con diverse associazioni, come la Uisp per progetti di urbanistica partecipata, con Arciragazzi per il progetto Diretti ai diritti e con Legambiente per la realizzazione di percorsi sicuri e progetti di riqualificazione. Tra le iniziative: eventi espositivi, pubblicazioni, punti informativi, feste, ludobus, rassegne di teatro, ludoteche e biblioteche. Una calza con 13 cioccolatini per la buona qualità ambientale. Sopra la media nazionale sono le isole pedonali (0,92 mq), per le ZTL (16,7 mq/ab) e le piste ciclabili (0,59 m/ab), sufficienti le aree verdi fruibili (25,35 mq/ab), con un tasso di motorizzazione sotto la media nazionale (62,1 auto/100ab). Un po' di carbone per i mezzi di trasporto pubblici al di sotto della media nazionale (61 viaggi per ab/anno). A Pesaro 7 caramelle e dolci per l'istituzione di un comitato dei bambini, che mette a punto un insieme di esigenze da proporre e discutere con i referenti comunali e per gli incontri con il sindaco e con il consiglio comunale. Dal 2002 vige inoltre il progetto mini-guide, all'interno del quale i bambini guidano gli altri bambini alla scoperta del museo Oliveriano e la città punta adesso all'attuazine del progetto "A scuola andiamo da soli". Caramelle per aver coinvolto le associazioni no profit in maniera stabile in progetti di educazione ambientale e ancora dolcetti per la mostra interattiva Io non sono razzista ma?, per la mappa dei percorsi sicuri ideata dalla scuola elementare Giansanti, per i punti informativi, per le feste all'aperto, per le rassegne di teatro e di cinema, per avere una ludoteca dove vengono riutilizzati i materiali, per corsi e laboratori. Dal punto di vista ambientale, Pesaro conquista 5 cioccolatini grazie alle ZTL (5,1 mq/ab) e le aree verdi (13,18 mq/ab). Carbone per le poche piste ciclabili (0,07 m/ab), per il bassissimo livello dei mezzi di trasporto pubblico (18 viaggi per ab/anno), mentre isole pedonali (0,20 mq/ab) e il numero di macchine procapite (63 auto/100 ab) rientrano nella media nazionale. Firenze conquista 6 caramelle grazie a vari progetti partecipati, come Poke ma regole, Le chiavi della città, Le bambine e i bambini cambiano la città, il villaggio dei diritti, Guardafirenze, tutti in collaborazione con associazioni no profit. I bambini adottano monumenti e piazze e vengono consultati sulle questioni che riguardano la città. E' predisposto per i piccoli cittadini il museo per bambini 8-88, vengono edite pubblicazioni specifiche e allestito un ludobus e biblioteche, promosse rassegne di teatro e cinema, che hanno coinvolto nel 2003 circa 30mila bambini. Nove cioccolatini grazie alle estese zone a traffico limitato (10,1 mq/ab), alle isole pedonali (0,82 mq/ab) e ai parchi e giardini (13,77 mq/ab). Ma anche carbone per le piste ciclabili, sotto la media nazionale con 0.09 m per abitante e soprattutto per i mezzi pubblici, insufficienti, con 146 viaggi per abitante all'anno. Ravenna, seconda città emiliana premiata, riceve 5 caramelle per essersi dotata di una consulta dei ragazzi e delle ragazze, della consulta provinciale degli studenti e del consiglio dei ragazzi della terza circoscrizione. Sono stati favoriti gli incontri tra i ragazzi e il Consiglio Comunale, realizzati progetti di adozione del territorio e di progettazione partecipata, tra cui un nuovo progetto della Darsena di Città. Tante le associazioni no profit con le quali Ravenna ha collaborato per progetti rivolti all'infanzia. Caramelle alla città per le mostre, le guide alla città per bambini, feste, ludobus, biblioteche, soggiorni estivi in città e rassegne di teatro e cinema. Numerosi i laboratori organizzati dal comune, tra cui quelli di mosaico. In termini ambientali, Ravenna conquista 7 cioccolatini per il buon numero di piste ciclabili (0,56 m/ab) e le aree verdi fruibili (17,27 mq/ab), ma anche 6 pezzi di carbone per le poche isole pedonali, alquanto insufficienti con appena 0,08 mq/ab per i mezzi pubblici che consentono 54 viaggi annuali per abitante e per il numero di macchine circolanti (66,7 auto/100ab). Infine, Caltanissetta si conferma per il quarto anno tra le città più attente alle politiche per l'infanzia, con 4 caramelle. La città ha investito nella partecipazione realizzando una consulta giovanile, progetti di adozione del territorio, progettazione partecipata di un'area verde e attività di minivigili e iniziative di educazione stradale. Tutte le scuole medie hanno sindaci e amministrazioni junior che gestiscono direttamente un budget messo a disposizione dal comune. Mostre, giornale, punti informativi, feste, rassegne i cinema, ludoteche e corsi sono le iniziative messe in campo dal comune per i piccoli cittadini. Carbone e ancora carbone, invece, per il profilo ambientale. Risultano largamente insufficienti le aree verdi (0,59 mq/ab), i mezzi pubblici (13 viaggi per ab/anno), le piste ciclabili (0,02 m/ab) e le ztl (0,1 mq/ab). L'ascesa di tre grandi centri urbani è poi la grande novità di Ecosistema Bambino 2005. Con la sua ormai comprovata attenzione ai ragazzi, Torino (6ª) punta principalmente a progetti d'adozione del territorio, alla progettazione partecipata e alla consultazione dei bambini sulle politiche urbane. All'interno del progetto Torino, città educativa ha istituito, in questi anni, per la realizzazione di azioni volte al riconoscimento del diritto dei bambini una serie di uffici e servizi per la fascia 0-14 anni, centri di documentazione, spazi gioco, centri culturali, il Laboratorio Città sostenibile delle bambine e dei bambini e l'Osservatorio cittadino sui minori. Tanti i progetti che hanno visto la collaborazione della città con le associazioni e le iniziative di carattere culturale. Sono oltre 47 le aree riservate ai bambini nei musei per adulti, ma sono anche stati organizzati mostre, punti informativi, feste all'aperto, rassegne di teatro e di cinema, ludoteche, biblioteche, soggiorni dentro e fuori città. Il comune investe un quinto del proprio bilancio in attività, iniziative e progetti volti a migliorare la qualità di vita dei bambini in città. Genova (8ª) dispone di una consulta circoscrizionale dei ragazzi di Medio Ponente, di un consiglio comunale dei ragazzi senza budget di spesa e ha organizzato azioni di progettazione partecipata e attività di consultazione dei bambini sulle politiche urbane. E' tra le città che dispongono di più strutture dedicate all'infanzia, tra cui laboratori educativi territoriali e l'osservatorio infanzia, adolescenza e politiche sociali. Sempre molto numerose le attività e gli appuntamenti per i piccoli genovesi, come pubblicazioni, feste all'aperto, ludobus, ludoteche, biblioteche, rassegne di teatro e cinema (che hanno coinvolto circa 4000 bambini), corsi e laboratori. Roma (in 10ª posizione) chiude la triade delle metropoli in prima fascia. I giovani cittadini della capitale si riuniscono in consiglio comunale, fanno attività di progettazione partecipata e di vigili bambini. Roma si è dotata nel 2003 di un Ufficio specifico per l'infanzia e di un Assessorato alle politiche per l'infanzia e la famiglia. Tra le iniziative messe in campo vanno citate mostre, pubblicazioni specifiche, corsi e laboratori, una biblioteca itinerante, feste all'aperto e soggiorni e campi estivi in città. Tra le grandi città, conquista un buon punteggio anche Napoli (18ª), per la promozione di azioni di adozione del territorio e di progettazione partecipata (Agenda 21 Napoli sostenibile e partecipativa), un ufficio specifico e numerose iniziative culturali per gli under14 che vanno dalle mostre a biblioteche, soggiorni in città e fuori città, corsi e laboratori. Cagliari (52ª) è l'unica città sarda che partecipa a Ecosistema Bambino 2005 e si piazza in terza fascia grazie a progetti di adozione del territorio e a una serie di appuntamenti e di iniziative culturali dedicate agli under 14. Bologna (già retrocessa lo scorso anno) e Palermo si disinteressano al tema non restituendo il questionario. Legambiente, 5 gennaio 2005

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