Da trent'anni è di fatto una colonia del Marocco, da trent'anni lotta per un referendum per l'autonomia. Ora sul Sahara Occidentale dovrà decidere l'Onu. Due i progetti presentati a Ban Ki-Moon: uno dal Marocco, l'altro dal Fronte Polisario.Due distinti progetti, uno presentato dal Marocco, l'altro dal Fronte Polisario, movimento indipendente del Sahara occidentale, sono stati consegnati questa settimana al segretario dell'Onu Ban Ki-Moon nel tentativo di risolvere la trentennale e controversa situazione del Sahara Occidentale.

Il Marocco controlla il paese dalla fine della colonizzazione spagnola nel 1975, anno in cui è cominciata una guerrilla con il Fronte Polisario, sostenuto dall'Algeria. Nel 1991 le Nazioni Unite hanno imposto il coprifuoco; il popolo saharawi si convinse a deporre le armi con la promessa di un referendum, al quale il Marocco ha però sempre negato il permesso. Nel 1976 il Fronte Polisario ha dichiarato l'indipendenza del paese, dando vita alla Repubblica Araba Democratica del Sahara. Oggi la Sadr è riconosciuta da molti governi, ed è un membro di diritto dell'Unione Africana.

La proposta del Fronte Polisario parte proprio dal referendum, unico strumento che garantisce "l'esercizio del diritto all'autodeterminazione". Il piano punta ad una "soluzione flessibile e costruttiva" e prospetta "l'apertura di cooperazione e rapporti di buon vicinato con il Marocco e i paesi della regione".Il progetto presentato dal Marocco, realizzato su pressione di mlti paesi europei ed africani, si articola su tre assi: la sovranità del Marocco, il riconoscimento delle particolarità sociali e culturali saharawi, ed i criteri internazionali in materia di autonomia.

Un piano che è già stato rifiutato dal Fronte Polisario, perché non prevede una vera procedura di autodeterminazione, ma che è stato invece accolto con favore da Europa e dall'Onu, che sperano in una soluzione vicina, e che hanno definito "costruttiva" la proposta di Rabat.La questione verrà presentata e discussa nei prossimi giorni al Consiglio di sicurezza con una relazione del Segretario Generale. Non sarà la prima volta: il Consiglio di Sicurezza dell'Onu aveva già votato una risoluzione nell'ottobre 2006, nel tentativo di pacificare l'area.

La risoluzione aveva incontrato però l'opposizione della Francia, che sostiene il Marocco, nonostante si dichiari neutrale. Questo perché prendere apertamente le difese di Rabat complicherebbe i rapporti diplomatici con l'Algeria, che sostiene invece il Fronte Polisario e che ospita centinaia di rifugiati. Il Sahara Occidentale gode inoltre di un forte appoggio d parte dei paesi africani, che vedono nel territorio di fatto l'ultima colonia del continente.

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