Chi gestirà gli aiuti donati dagli italiani? A dare fuoco alle polveri è stato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, con una serie di dichiarazioni motivate da un colloquio da lui avuto con un non precisato «funzionario della Farnesina». «Il 29 dicembre - ha raccontato Bertolaso - un funzionario diplomatico mi ha detto: voi raccogliete i soldi che poi a usarli ci pensiamo noi. Gli ho risposto che non ci pensavo proprio: quei soldi gli italiani li hanno dati alla Protezione civile e saremo noi a decidere come impiegarli al meglio. Non guardo in faccia a nessuno, ho il mandato degli italiani. O ci fanno usare i soldi degli aiuti con trasparenza o rimetto il mandato a chi ha avuto fiducia nella Protezione civile. Nella gestione degli aiuti ci sono due binari paralleli. C'è un filone istituzionale, portato avanti dalla Farnesina tramite la Cooperazione allo sviluppo. Ma sono cose che non ci riguardano. Altra cosa, ben diversa, sono i soldi arrivati con gli Sms e le sottoscrizioni bancarie: il binario della Protezione civile con gli italiani. Mi viene da ridere quando sento dire che c'è sovrapposizione con noi. E nessuno pensi che faremo un Arcobaleno bis: se lo possono scordare». Una polemica diretta anche a Maurizio Scelli, il commissario straordinario della Croce Rossa Italiana? «Per portare efficacemente aiuti nel Sudest asiatico deve scendere in campo la nazionale della solidarietà guidata da un'unica cabina di regia: la Farnesina», ha replicato Scelli. «Spesso a Baghdad, Nassiriya, in Afghanistan, Albania e Kosovo - ha aggiunto - ognuno è andato per la sua strada pur operando sullo stesso territorio e con gli stessi obiettivi. Il risultato è stato negativo. In più occasioni, invece di far gioco di squadra, potenziare gli sforzi e compiere interventi mirati a sostegno dei bisognosi abbiamo avuto rivalità, sovrapposizioni ed errori» Il ministro degli Esteri Gianfranco Fini è intervenuto nel tentativo di chiarire la situazione: «L'ordinanza del presidente Berlusconi stabilisce chiaramente che i fondi raccolti per aiutare le popolazioni del sudest asiatico saranno gestiti dalla Protezione Civile. Le modalità di gestione dei fondi e i progetti di ricostruzione cui destinare il denaro raccolto saranno definiti dal Governo con il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni interessate. Polemiche e personalizzazioni non hanno ragione di esistere». Chiarimento che non è bastato alle Ong: «C'è una grave lacuna nella raccolta degli aiuti via sms - ha detto Sergio Marelli, presidente dell'Associazione delle Ong - quella di non aver comunicato a 24 milioni di contribuenti chi sarà il gestore del denaro e dove e come sarà impiegato. Ci devono far sapere quanto sarà destinato a far tornare i turisti a casa e quanto alle popolazioni locali, visto che è la stessa Protezione civile a gestire il rimpatrio. Da dove vengono presi i soldi per il rientro dei nostri connazionali?». Per sbrogliare definitivamente la matassa, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha convocato per questo pomeriggio alle 18,30 una riunione di coordinamento a Palazzo Chigi alla quale parteciperanno tra gli altri Fini, Bertolaso, Sceli, il vicepremier Marco Follini, i ministri dell'Interno e della Difesa, Beppe Pisanu e Antonio Martino, il presidente della Conferenza Stato-Regioni Enzo Ghigo. Il Gazzettino, 5 gennaio 2005

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