di Antonietta Nembri
Nato dall'amore di una madre. Con l'aiuto di alcuni amici.
Non solo ippoterapia, ma un centro di riabilitazione completo. Questo è La Prateria, cooperativa sociale sorta alle porte di Milano grazie all'amore. All'amore di una mamma per il proprio figlio disabile che, insieme ad alcuni amici, ha voluto dare vita a una realtà che si occupasse di riabilitazione, educazione, assistenza e di tante altre cose per favorire la vita dei portatori di handicap fisici e psichici di tutte le età. «Abbiamo iniziato con l'ippoterapia», ricorda Maria Luisa Fabbro. «Quando mio figlio era piccolo, lo portavo in Svizzera, ma la nostra idea era quella di farla qui per tutti i ragazzi». Così nel 1978 la signora Fabbro, con alcuni amici, mette le basi del centro che nel 1980 prende la forma di un centro riabilitativo di ippoterapia per soggetti con handicap fisici, psichici e plurimi. Due anni dopo, il centro viene accreditato per la formazione degli assistenti di equitazione terapeutica dalla Regione Lombardia. Nel 97, il centro estende i propri interventi anche all'area del disagio sociale con l'attivazione di un centro di psicoterapia.
Oggi la Prateria ha 25 operatori, i volontari che danno una mano nei laboratori sono una quindicina, mentre altri quattro collaborano per la conduzione dei cavalli, sono per lo più pensionati e sono riuniti nel Gruppo amici della Prateria . Oltre all'ippoterapia al centro si possono seguire trattamenti riabilitativi di logopedia, fisioterapia e psicomotricità e non mancano poi laboratori artistici, musicali e di espressione corporea, ma anche di sviluppo delle autonomie personali.
Oggi al centro sono seguiti circa 350 bambini tra i 2 e i 15 anni, una settantina sono invece gli adulti fino ai 45 anni. «Per l'equitazione abbiamo due ragazzi che gareggiano a livello agonistico: uno», sottolinea la Fabbro, «nel 90 ha vinto una medaglia di bronzo negli ostacoli».
Il centro di riabilitazione vuol rispondere al bisogno di un servizio alla persona attraverso prestazioni sanitarie, assistenziali, educative e ludico-animazionali volte a migliorare la qualità della vita di chi si trova in difficoltà per handicap fisici, psichici o plurimi, o a causa di forme di disagio sociale e difficoltà sul piano emotivo-relazionale. A visitare i ragazzi della Prateria è andato spesso Giovanni Trapattoni, già ct della Nazionale che «abita qui vicino», aggiunge la presidente.
Per ora la Prateria fa attività solo diurna. «Presto, per sperimentare l'autonomia quattro ragazzi potranno restare anche di notte in una casetta che stiamo per costruire e che è inserita nel Progetto Mattone», continua Maria Luisa Fabbro. Un progetto cui tiene moltissimo e che prevede un ampliamento che dia la possibilità di aumentare l'offerta inserendo, per esempio, un biblioteca mediatica con laboratori informatici attrezzati per disabili, ma anche palestre per la riabilitazione neuro e psicomotoria e, infine, due unità abitative per altrettante famiglie che accolgono al loro interno più soggetti disabili e la ristrutturazione di un mini alloggio per accogliere disabili intellettivi e relazionali dove questi possano sperimentare la risoluzione dei compiti della vita quotidiana in autonomia. Un impegno importante anche da un punto di vista economico, ma che nasce dall'idea di poter dare il meglio per i ragazzi disabili.
Centro di riabilitazione La Prateria, cooperativa sociale
via Erba 83 Paderno Dugnano (MI)
telefono e fax 02.9101139
laprateriaa@libero.it
Presidente: Maria Luisa Fabbro
Vita, 1 gennaio 2005